(ANSA) - ANCONA, 02 SET - Dopo molti anni, ritorna sulla
scheda elettorale il simbolo del Partito Comunista Italiano. E'
la "vera grande novità" delle politiche del 25 settembre,
secondo il segretario regionale del Pci delle Marche Ruggero
Giacomini, in lizza per la Camera nel plurinominale e nel
collegio uninominale di Ascoli Piceno, che oggi ha presentato i
candidati alla stampa ad Ancona.
No a ogni "discriminazione legata al sesso, alla religione, alla
provenienza nazionale, contro ogni forma di razzismo e
sessismo". No anche alla politica di "riarmo del governo Draghi
che ci sta portando sull'orlo della guerra nucleare", anche se
"Putin è un fascista". Il Pci prende le distanze da Italia
Sovrana e Popolare, che fa capo a Marco Rizzo: "stanno cercando
di intercettare la galassia no vax e no green pass - ha
osservato Roberta Coletta, anche lei in corsa per la Camera -,
noi siamo a favore dei vaccini, ma vogliamo più trasparenza nei
contratti e pensiamo piuttosto al modello vaccinale di Cuba". Ma
non c'è stata possibilità di alleanza neanche con Unione
Popolare di Luigi De Magistris: "non siamo a favore dei partiti
personali". (ANSA).
Elezioni:nelle Marche e in altre 7 regioni simbolo Pci su schede
'Distanti da Rizzo, lavoro al primo posto contro il capitalismo'