"Siamo stanchi di pagare le politiche inquinanti" basate "sul fossile che poi producono e inducono i cambiamenti climatici" con la "tropicalizzazione del clima e piogge incontrollabili e siamo stanchi di pagare i costi economici e sociali che queste tragedie producono". Lo ha detto Nicola Mancini, attivista dei centri sociali autogestiti Arvultura Senigallia, durante la manifestazione promossa ad Ancona a un mese dall'alluvione che ha colpito il Senigalliese e il Pesarese.
La manifestazione inizialmente avviata con partecipazione di circa 300 persone e via via montata durante il percorso, fanno sapere il promotori, portandone in piazza alla fine circa 2mila.
"Basta pagare le crisi ambientali e basta pagare le crisi sociali, perché non sono responsabilità nostre - ha detto l'attivista - . Oggi siamo qua per dire che tra catastrofe sociale e catastrofe climatico-ambientale non c'è nessuna differenza, sono due momenti della stessa lotta. Come dicono in Francia: 'fine del mese, fine del mondo, stesso problema, stessa lotta'". "Un mese fa - ha aggiunto sull'alluvione - sulle nostre teste e sui nostri tetti è caduto l'inferno, producendo dei danni economici, geografici e sociali devastanti, ma soprattutto producendo dei danni umani" con "13 morti, 10 in più dell'alluvione del 2014". (ANSA).
Maltempo: manifestanti ad Ancona bruciano bollette
Attivista Arvultura, "stanchi di pagare le politiche inquinanti"