Marche

Virna Lisi, ritratto della diva che rifiutò Hollywood

Immagini e testimoni sull'attrice che non volle essere solo dea

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 OTT - Una bellezza senza rivali VIRNA LISI, Hollywood la chiamò nell'epoca in cui, a metà anni '60, cercava disperatamente una nuova Marilyn Monroe eppure lei seppe dire di no perchè alla 'macchina' dell'industria americana, spersonalizzante, preferì dopo aver capito l'effetto che faceva su di lei, il cinema italiano ed europeo. Quella vicenda che costò all'attrice anche una salatissima penale per la rescissione anticipata dal contratto è ricostruita, con immagini e testimonianze, in VIRNA LISI LA DONNA CHE RINUNCIÒ A HOLLYWOOD, il documentario scritto e diretto da Fabrizio Corallo, alla Festa del cinema di Roma e l'8 novembre, giorno del suo compleanno, in onda su Sky Arte e successivamente in prima serata su La7. Corallo, come già aveva fatto con i precedenti film su Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Monica Vitti, illumina la personalità dell'attrice di Ancona facendo conoscere al pubblico non solo la diva italiana amata e popolare - da metà anni '60 agli '80 e poi ancora in tantissime fiction di successo - ma anche gli aspetti del suo carattere meno noti, in una sorta di viaggio sentimentale intorno a Virna Lisi.
    Quella bellezza da lasciare senza fiato era non certo un ostacolo quanto piuttosto una sfida con se stessa a dimostrare di essere una brava attrice, "come se - dice all'ANSA Corallo - non si volesse accontentare di sembrare una dea dell'Olimpo".
    Tra le scoperte del film, grazie alle tante interviste, quel lato del suo carattere impulsivo, libero, per cui in famiglia le consigliavano sempre di contare fino a 10, "non era certo diplomatica, era una donna di carattere, con le sue idee - racconta ancora Corallo - schietta e zero disponibile a baratti e compromessi, come appunto la vicenda hollywoodiana testimonia".
    Il documentario prodotto da Dean Film e Surf Film in collaborazione con Luce Cinecittà con la partecipazione di Sky Arte e LA7 racconta tutta la sua carriera, cominciata per caso e da giovanissima, appena quattordicenne, presto esplosa con un crescente successo di pubblico grazie a un cinema popolare, e confermata con i grandi autori: Maselli, Steno, Germi, Monicelli, Lattuada, Dino Risi, Luigi Comencini, Amelio, Vanzina, Liliana Cavani, Cristina Comencini. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it