(ANSA) - ANCONA, 12 NOV - Un gruppo di detenuti della sezione
Alta Sicurezza ha aggredito ieri sera gli agenti di polizia
penitenziaria in servizio, si è impadronito delle chiavi del
Reparto e delle celle. I detenuti si sono poi posizionati nella
rotonda del piano detentivo, prendendo così il controllo del
reparto e di fatto sequestrando gli agenti. A riferirlo è
Nicandro Silvestri, segretario regionale per le Marche del
Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe). I detenuti,
"dopo avere sentito in Tv delle scosse di assestamento, hanno
preteso di trascorrere la notte con le celle aperte": Quando la
Polizia Penitenziaria ha fatto presente "che la situazione era
sotto controllo e quindi non era possibile, hanno aggredito con
ferocia i 4 agenti in servizio che sono dovute ricorrere alle
cure sanitarie presso il Pronto soccorso (prognosi varie dai 30
ai 7 giorni)". Quando si sono sistemati nella rotonda "sono
stati momenti drammatici". Solo dopo l'intervento del comandante
e del personale accorso fuori servizio e "una lunga ed
estenuante trattativa i detenuti hanno fatto rientro presso le
proprie sezioni detentive, ottenendo di restare con i cancelli
delle celle aperti per tutta la notte". Per il segretario
regionale del Sappe l'episodio, "oltre a riproporre in maniera
forte la tematica delle aggressioni al personale e l'assenza di
strumenti in dotazione per intervenire in occasioni simili, pone
l'attenzione sulla questione più volte evidenziata dal Sappe, e
mai affrontata dalle Istituzioni nazionali e regionali, sulla
carenza di personale nella Casa circondariale di Ancona
Montacuto, carcere capoluogo di regione con sezioni detentive
Alta Sicurezza, con una carenza di organico tra le più alte, se
non la più alta d'Italia, pari a circa il 40% e un rapporto
detenuti di 1 agente per tre 3 detenuti". Donato Capece,
segretario generale del Sappe esprime "vicinanza e solidarietà
ai poliziotti di Ancona Montacuto per la professionalità" e
sollecita "un nuovo modello custodiale" e "un incontro con il
nuovo Ministro della Giustizia, Carlo Nordio". (ANSA).
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