Marche

Disabilità: Cgil, "45% aziende non in regola con normativa"

Longhin, interventi sociali per accompagnare in tutta loro vita

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 02 DIC - Nelle Marche gli occupati con disabilità sono 10.142, pari al 2,8% (40% donne e 60% uomini); ci sono 12. 347 iscritti nell'elenco del collocamento mirato regionale; 4.778 sono le assunzioni delle persone con disabilità, ma 6.596 le risoluzioni; 251 tirocini presso datori privati e 56 presso datori pubblici. L'80,9% degli occupati con disabilità è nel privato e il 19,1% nel pubblico; 2,6% la percentuale di scoperture nelle assunzioni di persone con disabilità e 29,1% la percentuale di scoperture sulle quote di riserva. Questi i dati contenuti nella nona relazione Inapp e resi noti dalla Cgil alla vigilia della Giornata internazionale delle persone con disabilità in calendario domani. Dalla relazione emerge che il "45% delle aziende non è in regola con l'attuale normativa".
    Secondo Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche occorrono "interventi sociali con l'obiettivo di accompagnare i disabili per tutta la fase della loro vita, gli abbattimenti delle barriere fisiche e culturali" e proseguire, con la legge 'Dopo di Noi', per progetti che danno la possibilità al disabile di vivere in autonomia quando restano sforniti del sostegno familiare". Longhin ricorda, però, anche quanto accaduto con una trentina di alunni sensoriali nel Pesarese con la Regione "che ha rimandato al mittente la sperimentazione del Comune di Pesaro che prevedeva - conclude - la possibilità di utilizzo di educatori a domicilio al pomeriggio per i compiti e le attività sportive e ricreative. Incomprensibile la scelta della Regione".
    Rossella Marinucci della segreteria della Cgil Marche evidenzia la situazione scolastica. "Un giovane con disabilità su cinque - ricorda - ha abbandonato prematuramente il percorso scolastico e uno su tre non studia né lavora: occorre agire attraverso la prevenzione dell'abbandono scolastico e con interventi a sostegno della piena inclusione lavorativa".
    (ANSA).
   

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