Marche

Regioni: Ruggeri (M5s), troppe spese discrezione consiglieri

(v. 'Regioni: Pd, Bilancio previsione Marche...' delle 12:25)

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 28 DIC - "Troppe spese a discrezione dei consiglieri, è ora di smetterla". Lo afferma la capogruppo M5s in Consiglio regionale Marche Marta Ruggeri che dice "no ai consulenti esterni e allo stipendio pieno per i consiglieri che svolgono altre attività".
    "Il giudizio sul bilancio regionale è negativo", ha scandito la capogruppo dei 5 Stelle durante il dibattito oggi in aula.
    Una valutazione che contesta l'efficacia di uno "strumento che dovrebbe essere l'anello di congiunzione fra indirizzi strategici, linee programmatiche e stanziamento delle risorse finanziarie". "Trovo scarsa coerenza - ha proseguito Ruggeri - fra intenti dichiarati e loro applicazione pratica. Manca la visione strategica, ci sono rilevanti omissioni, evidenziate anche da Cal e Crel".
    "Anche quest'anno si fa ricorso ad una pratica clientelare inaccettabile: - attacca Ruggeri - utilizzare ingenti risorse per le cosiddette marchette. Campetti parrocchiali, rievocazioni storiche, campi di tiro a volo o per il gioco delle bocce e via di questo passo. E tutto ciò mentre tante leggi approvate dalla stessa maggioranza che governa la Regione restano lettera morta per carenza di fondi: dalle comunità di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili al servizio di assistenza psicologica nelle scuole". "Anche chi ha promosso leggi regionali - ha argomentato Ruggeri - si è guardato bene dallo spendere per finanziarle un solo euro degli 80mila assegnati a ogni consigliere di maggioranza per spese discrezionali, ma li ha dedicati interamente a contributi straordinari a Comuni ed associazioni del proprio collegio elettorale di riferimento.
    Eppure ricordo che il centrodestra, quando era all'opposizione, - afferma la capogruppo M5s - aveva tuonato contro questo tipo di pratica. Ho chiesto che le risorse siano invece utilizzate per aiutare famiglie fragili e le piccole imprese, le più colpite dalla crisi energetica".
    Nel mirino dell'esponente M5s anche "i tempi troppo stretti per analizzare le proposte di legge su: Documento di Economia a Finanza Regionale, legge di stabilità e legge di bilancio".
    "Negativo anche il segnale rilevabile dal raffronto tra stanziamenti 2023 e previsioni definitive 2022. Sono previsti tagli pesanti, su istruzione e diritto allo studio; - prosegue Ruggeri - beni e attività culturali; politiche giovanili, sport e tempo libero; turismo; assetto del territorio ed edilizia abitativa; sviluppo sostenibile e ambiente; famiglie, diritti e politiche sociali".
    "Questi tagli drastici - ha incalzato Ruggeri - non sono certo dovuti a maggiori fondi stanziati per la sanità, che invece sono rimasti di fatto invariati: circa 3 miliardi e 400.000 euro. Non resta che sperare nella futura capacità di intercettare nuove risorse nazionali ed europee, altrimenti l'epilogo sarà la drastica riduzione di servizi e investimenti".
    "Risulta inoltre evidente il pasticcio riguardante la limitazione dell'attuale esenzione del bollo per le auto ibride" secondo la capogruppo 5s. "La misura - ha rimarcato - premia proprio i veicoli più inquinanti tra le auto ibride, contrariamente allo spirito dell'agevolazione introdotta nel 2017: un'assurdità".
    Presentato da Ruggeri un emendamento per "sopprimere l'esenzione dalla tassa venatoria nei primi tre anni di acquisizione della licenza di caccia. Sottolineato con favore, invece, l'articolo che finalmente stanzia il cofinanziamento dei voli di continuità territoriale per collegare l'aeroporto Sanzio ai principali scali italiani, conseguente alla contribuzione pubblica ottenuta in seguito alla battaglia dei 5 Stelle durante la precedente legislatura sia in Parlamento che a livello governativo". "Altri miei emendamenti - ha concluso Ruggeri - miravano ad evitare che ogni assessore possa nominare un proprio consulente esterno a spese della Regione, dato che già possono avvalersi pienamente delle competenti risorse di personale che lavorano negli uffici regionali, e ad evitare che lo stipendio dei consiglieri regionali che svolgono altri lavori o professioni con compensi superiori a 3.200 euro al mese, siano erogati per intero, e non per la metà come avviene oggi".
    (ANSA).
   

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