No all'ipotesi di un impianto agri-fotovoltaico in località Ca' Rinalduccio all'ingresso del centro abitato di Sant'Angelo in Vado (Pesaro Urbino). Lo prevede una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale che impegna la giunta ad esprimere contrarietà e sollecitare i parlamentari in questo senso, alla luce della richiesta avanzata da una società multinazionale tedesca nel campo delle energie rinnovabili per la realizzare l'impianto agri-fotovoltaico da 7 megawatt in territorio comunale di Sant'Angelo in Vado.
Nella mozione, a firma del consigliere Giacomo Rossi (Civici Marche), è confluita una proposta di mozione del gruppo Lega che poi ha trovato consenso unanime dall'Aula. L'espressione di "contrarietà all'impianto agri-fotovoltaico a tutela della comunità vadese", viene sollecitata per "preservare il territorio, l'ecosistema agro-ambientale ed il valore turistico della zona.
Al voto favorevole sulla mozione, si è aggiunto quello su un altro atto di indirizzo sottoscritto dai consiglieri Pd, dalla consigliera Ruggeri (M5s) e da Luca Santarelli (Rinasci Marche) per "una tutela più generale del suolo agricolo dall'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e di contrarietà alla richiesta di realizzazione di due impianti nel Comune di Montecalvo in Foglia".
Su grandi impianti fotovoltaici in campagna, in aula Andrea Biancani (Pd), ha sottolineato la differenza tra l'autorizzazione che è una questione tecnica, e "cosa scrivere nel decreto che è una scelta politica. Per questo - ha ribadito - bisogna chiamare i rappresentanti del territorio in Parlamento: il tema è politico, le linee guida sull'agrivoltaico sono già uscite, si sta aspettando solo quelle sul fotovoltaico: l'agrivoltaico si fa dappertutto, terreni agricoli o non agricoli, e se non c'è un'azione forte di chi governa insieme all'opposizione...Non li fanno solo a Sant'Angelo in Vado e Montecalvo in Foglia: - ha proseguito - Il decreto semplificazioni va in una sola direzione, semplificare e accelerare, priorità assoluta all'energia sostenibile e tutto il resto è secondario. Siccome la logica è questa, non tutela del paesaggio e territorio, delle eccellenza, - ha concluso - se non interveniamo stiamo parlando del nulla".
"Sono molto soddisfatto dell'approvazione all'unanimità della mia mozione - il consigliere Rossi - che impegna la Regione Marche a manifestare la propria contrarietà alla realizzazione di questo impianto e a sollecitare il Governo e i parlamentari marchigiani per la definizione dei decreti attuativi del Dlgs 199/2021 affinché' ci sia chiarezza, trasparenza ed uniformità nelle norme che consentano l'installazione degli impianti fotovoltaici a terra".
"L'impianto di cui parliamo - continua sul progetto di Sant'Angelo in Vado - se realizzato, sarà di 7 megawatt con un estensione pari a 10 campi da calcio a circa 50 mt dal centro abitato di Sant'Angelo in Vado e che prevede l'istallazione di oltre 10mila moduli fotovoltaici rialzati fino a 4 metri da terra: sono sufficienti questi dati per capire che un impianto del genere andrebbe a creare un forte impatto ambientale e visivo, oltre che un grave danno al valore paesaggistico di tutta la zona, senza tralasciare i problemi di inquinamento elettromagnetico che si potrebbero creare alle abitazioni adiacenti". "Non siamo contrari a questi impianti - spiega l'esponente dei Civici Marche - perché è molto importante incentivare le energie pulite, ma in contesti paesaggistici consoni e di scarso valore ambientale. Questa mozione non ha valore di impedimento assoluto all'opera rappresenta un atto di indirizzo importante e necessario, di considerevole vicinanza alla Comunità vadese e dell'Alta Valle del Metauro". (ANSA).
Rinnovabili: mozione Consiglio Marche, no a impianti agri-fotovoltaici Pesarese
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