Marche

A Firenze targa per crocerossine Nerina e Bona Gigliucci

Infermiere volontarie durante la Grande Guerra

Redazione Ansa

(ANSA) - FERMO, 15 FEB - Scoperta a Firenze, in piazza Savonarola, una targa in memoria delle fermane Nerina e Bona Gigliucci, infermier volontarie della Croce Rosa durante la Grande Guerra. La targa è stata affissa alla Villa Rossa, residenza della famiglia nobiliare Gigliucci a Firenze e oggi sede della Syracuse Unversity. Alla cerimonia hanno partecipato l'assessore alla Cultura della memoria e alla toponomastica Maria Federica Giuliani, il presidente della Commissione toponomastica Mirco Rufilli, il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, il presidente del comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana Lorenzo Andreoni insieme ad alcune infermiere volontarie, i vertici del Lyceum, di cui Nerina Gigliucci è stata co-fondatrice a Firenze, e Fabiola Zurilini in rappresentanza dello Studio Firmano per la Storia dell'Arte Medica e della Scienza di Fermo, presso cui sono conservate numerose memorie della famiglia Gigliucci, in particolare di Nerina e Bona che sono state già oggetto di studio, comunicazioni in congressi, pubblicazioni ed iniziative espositive. Nerina, in particolare, ebbe un ruolo di primo piano nell'affermazione in Italia, agli inizi del Novecento, del nursing infermieristico professionale, in contesti scientifici, politici ed istituzionali internazionali. Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e l'assessore alla Cultura Micol Lanzidei, in un messaggio scritto evidenziano "il ruolo del volontariato" nel ricordo di "due donne che hanno portato alto il nome della nostra Città in contesti di altruismo e di solidarietà, valori universali e sempre attuali". Il 9 febbraio 1908 è nato il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, hanno ricordato la prof. Zurlini e Suor Maria Enrica Monaco della Cri-Toscana. Nel 1955 la nascita dello Studio Firmano e del primo nucleo delle collezioni dell'istituto si deve alla generosità di Bona Gigliucci che donò a Mario Santoro la collezione di beni museali, cimeli di famiglia, oggetti, libri, documenti, conservati ancora oggi tra cui materiale di Nerina e Bona, relativo al loro servizio svolto come infermiere volontarie della Cri nella Grande Guerra. (ANSA).
   

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