(ANSA) - ROMA, 22 MAR - L' ultimo ritratto di Raffaello nella
miniatura incisa da Marcantonio Raimondi quando il genio di
Urbino era ancora in vita; un autografo musicale di Gioacchino
Rossini; due libri appartenuti a Giacomo Leopardi con una penna
a piuma d'oca e uno scritto di suo pugno; il manifesto del 1950
che annuncia il ritorno a Chiaravalle di Maria Montessori; un
costume di scena di Beniamino Gigli. Le tracce dei grandi del
passato accanto all' impronta lasciata dagli artisti e dagli
eroi dello sport di questi anni per raccontare l' unica regione
italiana ''plurale'' attraverso le sue eccellenze. Nasce da
questa idea la mostra ''Le Marche, l' unicità delle
molteplicità'' dal 29 marzo al 28 maggio a Roma a Palazzo Poli,
sede dell' Istituto Centrale per la Grafica. Il percorso curato
da Alessandro Nicosia si snoda in 56 isole - 20 dedicate
all'arte, 3 alla letteratura, 7 alla musica, 4 alle scienze, 6
alla società, 8 allo spettacolo, 8 allo sport - con documenti,
foto, video, musiche, oggetti personali di una selezione
testimonial che hanno fatto grande la loro terra d' origine. E'
un viaggio nel ''dinamismo marchigiano che è espressione di un
pluralismo culturale sedimentato da secoli che ha creato un
unicum straordinario grazie a un incredibile mix di fattori
storici, sociali e ambientali''. A Raffaello si affiancano il
Bramante, il gesuita Matteo Ricci, il fisico Giuseppe
Occhialini, l' artista Enzo Cucchi, lo scultore Pericle Fazzini,
l' icona del cinema Virna Lisi, fino alla maschera, fioretto e
guanto della campionessa olimpica di scherma Elisa Di Francisca,
idolo dello sport con altri due corregionali doc, il commissario
tecnico della Nazionale di Calcio Roberto Mancini e il
fuoriclasse del motociclismo Valentino Rossi. (ANSA).
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