A Castelplanio museo su lavoro passioni e lascito Carlo Urbani

    Sarà inaugurato il primo aprile alle ore 10.30, nel palazzo del Comune di Casteplanio il Museo dedicato a Carlo Urbani, medico marchigiano che diede la sua vita 20 anni fa, a Bangkok, dopo aver isolato il virus Sars e fermato il contagio. All'inaugurazione ci sarà anche Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, con cui Urbani collaborava.
    "Il Museo Carlo Urbani - spiega l'Aicu che lo ha realizzato insieme al Comune - si può considerare un esempio concreto della volontà che, passando per un obiettivo immaginato, è capace di trasformare il sogno in fatto reale da vedere e toccare con mano". "Finalmente è arrivato il momento di partire per un nuovo viaggio insieme a Carlo Urbani attraverso il Museo a lui dedicato che entra a pieno diritto nella storia della nostra comunità", aggiunge il sindaco Fabio Badiali.
    Il museo, dice il curatore Roberto Gigli, "è un viaggio che passa per una narrazione divisa in tre ambienti principali".
    Nella prima sala la biografia del medico, nella seconda l'espressione del suo lavoro e delle sue passioni. In una serie di teche sono raccolte testimonianze materiali (da strumenti medici ad attrezzature fotografiche), con molte foto di Carlo reportage di luoghi, sguardi ed emozioni. Tra i cimeli la moto che utilizzava in Vietnam e Cambogia per raggiungere villaggi sperduti e per una campagna di prevenzione contro l'Aids.
    "L'ultima sala - prosegue - è dedicata al lascito scientifico e morale del medico, trasformato nel tempo in una miriade di iniziative e in elemento di stimolo, colto specialmente dalle giovani generazioni". Molti lavori esposti sono realizzati negli anni dagli studenti sono stati stimolati dall'esempio e dalla coerenza di Urbani. Una parte dell'itinerario si sviluppa attraverso proiezioni a monitor e parete; alcuni totem danno conto degli interventi dell'Aicu per progetti solidali e di raccolta fondi destinati in prevalenza a Paesi dove Carlo operava. "Un'ultima sezione è dedicata alle pubblicazioni sul medico e ai numerosi riconoscimenti tributati a Urbani, dalla medaglia della Presidenza della Repubblica italiana alle targhe che onorano la sua memoria in tredici Giardini dei Giusti del mondo". (ANSA).