(ANSA) - CORRIDONIA, 07 APR - Il 18 marzo 2023, i carabinieri
del Nucleo Tutela
Patrimonio Culturale di Ancona, in collaborazione con i colleghi
della Stazione di Corridonia (Macerata), hanno arrestato, in
applicazione di una misura cautelare degli arresti domiciliari,
disposta dal gip di Macerata, un 73enne di Ancona, indagato
dalla Procura per furto di beni culturali e autoriciclaggio.
L'uomo, con precedenti specifici, già noto alle forze
dell'ordine, è ritenuto responsabile di un furto commesso, a
febbraio, nella chiesa di San Pietro Paolo e Donato di
Corridonia, da cui avrebbe illecitamente asportato 3 calici in
argento (risalenti a epoche comprese tra il XVIII e XX sec.
Secondo gli inquirenti, poco dopo il furto l'indagato avrebbe
venduto i beni ad un esercente di materiali preziosi di Ancona,
dichiarandone la lecita provenienza mediante false attestazioni.
I carabinieri sono riusciti a recuperare gli oggetti sacri
trafugati, che sono stati restituiti, il 20 marzo, dai militari
dell'Arma al legittimo proprietario, la chiesa di San Pietro
Paolo e Donato di
Corridonia, nelle mani del parroco, che potrà così utilizzarli
per le prossime liturgie pasquali. Di fondamentale importanza
per le indagini è stata la consultazione della Banca dati dei
beni culturali illecitamente sottratti, la più grande del mondo
con oltre 8 milioni di files relativi a beni da ricercare,
gestita in via esclusiva dal Comando Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale. (ANSA).
Carabinieri Tpc recuperano 3 calici d'argento rubati in chiesa
Restituiti al parroco a Corridonia. Fondamentale Banca Dati Tpc