Marche

Terremoto: Tolentino, dopo 7 anni chiuderà l'area container

Assessora, "è il momento di soluzioni abitative più dignitose"

Redazione Ansa

"L'area container di Tolentino, costruita nella prima fase emergenziale post sisma 2016, sarà destinata alla chiusura e alla rimozione dei moduli abitativi, fatta eccezione per la 'zona 3' che resterà a disposizione della Protezione civile per eventuali future emergenze": lo spiega all'ANSA l'assessora comunale alla ricostruzione della cittadina del cratere maceratese, Flavia Giombetti. "Dopo sette anni - aggiunge - riteniamo intollerabile che una quarantina di persone continuino a vivere dentro i container, è giunto il momento di trovare soluzioni abitative più decorose e dignitose".
    "Dovranno lasciare i container - spiega Giombetti - anche coloro che, a quanto pare, ad oggi non manifestano alcun desiderio di andare a vivere altrove e soprattutto dovranno lasciare i moduli chi non risulta essere terremotato". Intanto, la giunta comunale ha approvato l'atto di indirizzo che consentirà la dismissione dei moduli e la vendita degli stessi.
    Saranno messi sul mercato attraverso un avviso pubblico, prevedendo un introito di 700 euro per ogni modulo singolo e di 1.300 euro per ogni modulo doppio.
    "Al momento le persone che abitavano nell'area container 2 sono state tutte spostate nell'area 1 - ricorda Giombetti - Ora lavoreremo per dare una sistemazione a questi nuclei familiari nel più breve tempo possibile, la cosa certa è che i container verranno chiusi e venduti". La vicenda si arricchisce anche di un altro aspetto, quello legato alle spese di gestione: "Fino ad oggi di fatto sono state tutte in capo al Comune - ricorda l'assessora - Ma abbiamo già deliberato che chi non ha diritto a vivere in questi container dovrà provvedere autonomamente alle spese che si aggirano attorno ai 540 euro mensili".
    "Ovviamente - conclude - nessuno sarà buttato in mezzo a una strada, chi avrà diritto all'assistenza, in particolare le persone più fragili, avranno tutta l'attenzione necessaria dalle istituzioni, chi invece là dentro c'è finito senza diritto è giunto il momento che prenda in mano la situazione e provveda al proprio destino". (ANSA).
   

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