Marche

25 aprile: Ferretti, divisivo per chi non fa i conti con storia

In Italia c'è stata un guerra di liberazione

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 18 APR - "Il 25 aprile una ricorrenza divisiva? Lo è solo per chi non ha fatto i conti con la storia".
    Lo ha detto Tamara Ferretti, presidente dell'Anpi Ancona, presentando le iniziative in programma nel capoluogo marchigiano. "La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato di pacificazione nazionale - ha aggiunto -, di parificazione, ma bisogna accettare il fatto che in Italia c'è stata una guerra di liberazione, che il 25 aprile l'Italia si è liberata dall'occupazione e che ha celebrato la fine della guerra". Ferretti ha respinto anche la definizione di guerra civile: "quella è quella che c'è in Sudan, tra un esercito regolare e dei ribelli. Non è il caso dell'Italia e della Resistenza". C'è stata la polemica sulle Fosse Ardeatine, dimenticando "i massacri del 1937 di Addis Abeba e di Debra Libanos, dove furono uccisi quasi 300 giovani sacerdoti copti, come rappresaglia per un fallito attentato contro il viceré dell'Etiopia Rodolfo Graziani, in cui morirono 7 militari italiani" ha sottolineato Ferretti. "Proprio l'Etiopia dove è stata da poco in visita la premier - ha incalzato -, una parola sulle sofferenze inflitte dal fascismo italiano a quei popoli sarebbe stata utile". Ma secondo Ferretti "non si riesce fare i conti con il fatto che dopo il 25 aprile aprile alcuni pezzi di apparato che avevano sostenuto il fascismo e magari fatto anche cose gravi sono rimasti al loro posto, senza contare connivenze e coperture che sono venute fuori negli anni successivi". "Il 25 aprile - ha concluso - è un'occasione di chiarezza nazionale, per dire da che parte si sta, dalla parte della Costituzione oppure no. Per me vale sempre l'insegnamento di Primo Levi, che ricordava che il nazismo è stata una metastasi di un tumore che era in Italia". (ANSA).
   

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