Marche

Sgarbi, 'il Rof per l'Italia è come Salisburgo'

"Il Turco in Italia la mia opera da portare su un'isola deserta"

Redazione Ansa

(ANSA) - PESARO, 11 AGO - "Il Rossini Opera Festival è tra le più prestigiose istituzioni musicali internazionali che danno lustro all'Italia. Per nostro Paese è paragonabile al Festival di Salisburgo, dedicato a Mozart". Lo ha detto il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, oggi a Pesaro su delega del governo, alla presentazione dell'edizione 2023 del Rossini Opera Festival, uno dei più importanti appuntamenti di musica lirica in Europa. Sgarbi, che ha partecipato oggi al primo dei Rossini Talks, ha ricordato di avere "una grande passione" per il Rof, con cui ha avuto i primi contatti una quarantina di anni fa. A Pesaro, ha raccontato, è stata legata anche una delle sue prime sortite in politica: "Nel 1990 mi proposi come assessore alla Cultura, candidandomi con il Pci, ma contemporaneamente mi presentai come assessore alla Cultura a San Severino Marche, in provincia di Macerata, dove in seguito sono stato anche sindaco, con i socialisti. Ovviamente il Pci mi considerò un corpo estraneo" e della candidatura non si fece più niente. Per il sottosegretario, che ha parlato con affetto e stima dell'ex sovrintendente Gianfranco Mariotti, uno dei fondatori del Rof, il governo è "azionista di maggioranza" di manifestazioni come il festival pesarese. Manifestazioni che, "pur nel rispetto dell'autonomia", devono dimostrare di meritare i finanziamenti ricevuti dallo Stato e "il Rof lo fa".
    Il festival viene inaugurato stasera da Eduardo e Crstina, 39/o e ultimo titolo da 'recuperare' del sommerso rossiniano, con la direzione di Jader Bignamini, sul podio dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, e l'allestimento, interamente firmato da Stefano Poda. Sgarbi, che si è cimentato in passato con la regia lirica, ha ribadito la sua contrarietà alle regie innovative, ma ha elogiato quelle del Rof, "sempre all'insegna del rigore", e gli allestimenti astratti di Poda: "l'arte del Novecento è astratta". Quanto a lui, se dovesse scegliere un'opera di Rossini da portare in un'isola deserta, "sarebbe il Turco in Italia" di cui ha anche accennato qualche brano. Nel pomeriggio sarà ad Ancona, "che ha cambiato colore politico e che deve decidere se vuole essere una città d'arte o rimanere una città sommersa". (ANSA).
   

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