Marche

Elettrificazione banchine del porto Ancona entro giugno 2026

Impianti anche a Pesaro e San Benedetto, meno emissioni e rumori

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 27 SET - Ridurre di almeno un terzo l'incidenza di emissioni inquinanti ma anche rumori e vibrazioni in porto e l'impatto anche in città, alimentando da terra con l'elettricità i servizi sulle navi ancorate e consentendo di spegnere i motori ausiliari durante la sosta. E' l'obiettivo, nell'ambito di un'azione per porti sempre più competitivi e sostenibili, per cui verrà realizzato entro giugno 2026 un impianto di elettrificazione delle banchine traghetti (rete di "cold ironing") che interesserà vari porti tra cui Ancona (i moli 8, 9, 11 utilizzati per i traffici verso l'Albania; 13, 15, 16 verso Grecia e Croazia): permetterà, nel momento di massima presenza di navi (tre traghetti di grandi e due medi), di alimentarle con una fornitura di elettricità complessiva di 9 megawatt.
    L'investimento, considerando che il progetto riguarda nelle Marche anche gli scali Pesaro e San Benedetto del Tronto e in Abruzzo Ortona e Pescara, è di 11 milioni di euro (7 milioni per Ancona) con fondi del Piano nazionale complementare al Pnrr del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con cui l'Autorità di sistema portuale ha siglato una convenzione. Per Pesaro e San Benedetto (lavori per 500mila euro ciascuno) prevista una procedura negoziata.
    Ad Ancona il progetto è stato presentato oggi nella sede dell'Adsp del Mare Adriatico Centrale, che ha competenza sui porti di Marche e Abruzzo, dal presidente Vincenzo Garofalo e dagli ingegneri Gianluca Pellegrini e Maria Letizia Vecchiotti; presenti il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il sindaco di Ancona Daniele Silvetti e il direttore marittimo delle Marche e comandante della Capitaneria di porto di Ancona Donato De Carolis. Ecco il cronoprogramma per Ancona: aperto il bando integrato per affidare la progettazione esecutiva (il progetto definitivo è curato da Sogesid) e i lavori per cui le domande dovranno giungere entro il 6 novembre; entro il 31 marzo dovrà essere firmato il contratto per poi completare i lavori entro il 30 giugno 2026. Previsto un "punto di consegna" della fornitura elettrica da E-distribuzione sul molo Wojtyla, una rete di cavidotti interrati per portarla sulle banchine e una cabina di distribuzione nei pressi dell'ex Tubimar. (ANSA).
   

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