Marche

Comunità ebraica Marche, siamo molto preoccupati

Sorveglianza rafforzata su sinagoghe e cimiteri

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 09 OTT - "Siamo molto preoccupati per quello che sta succedendo e per quello che potrebbe succedere in Israele: abbiamo amici e parenti laggiù". A dirlo all'ANSA è il presidente della Comunità Ebraica delle Marche, una delle più antiche d'Italia, Marco Ascoli Marchetti, che oggi ha partecipato ad una riunione del comitato per la Sicurezza presieduta dal prefetto di Ancona Darco Pellos in cui si è data esecuzione alle disposizioni del Ministero dell'Interno dopo gli attacchi terroristici di Hamas. E quindi sorveglianza intensificata sui siti sensibili: le sinagoghe di Ancona, Senigallia, Pesaro, Urbino (il comitato pesarese si è riunito sabato pomeriggio con Ascoli Marchetti in collegamento telefonico), l'antico cimitero ebraico di Ancona al Cardeto, uno dei più estesi d'Euroa con circa 170 cippi, e la sezione ebraica del cimitero di Tavernelle.
    "E' importante che siano state adottate misure di sicurezza rafforzate - aggiunge Ascoli Marchetti -, temiamo qualche gesto inconsulto, anche se qui non ci sono stati atti di ostilità. Ma abbiamo timore anche per le ricadute a livello internazionale".
    Al momento la sinagoga di Ancona è chiusa: "abbiamo finito ieri alcune celebrazioni - spiega Ascoli Marchetti -, la sinagoga di Senigallia invece dovrebbe essere aperta sabato e domenica, per le Giornate d'Autunno del Fai, insieme al ghetto ebraico. Stiamo valutando se cancellare quella partecipazione".
    Chiusa la sinagoga di Pesaro, che serve soprattutto come luogo di riunione o sede di conferenze, ci sono meno timori per quella di Urbino, "che si trova proprio vicino alla polizia", racconta Ascoli Marchetti. In provincia di Pesaro Urbino sono stati condotti anche alcuni controlli discreti in ambienti universitari. (ANSA).
   

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