Marche

Don Aldo, prostituzione schiavizzata quadruplicata dopo pandemia

Sottosegretario visita centro rifugio associazione Papa Giovanni XXIII

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 25 NOV - Una nigeriana fatta arrivare prima in Francia con la promessa di un lavoro da sarta e fatta prostituire sotto la minaccia di uccidere familiari in patria e di riti voodoo, poi scappata in Italia dopo essere rimasta incinta; una romena venduta dalla propria famiglia per 4mila euro, portata in Italia per prostituirsi, picchiata e seviziata.
    Sono due delle migliaia di donne vittime di riduzione in schiavitù per sfruttamento della prostituzione che sono state salvate dall'Associazione Papa Giovanni XXIII guidata da don Aldo Buonaiuto il quale oggi a Fabriano (Ancona) ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano nella Giornata internazionale della violenza contro le donne.
    Nel pomeriggio visita in una struttura rifugio dell'Associazione, "Casa Tra Le Nuvole di Papa Francesco", in provincia di Ancona, dove c'è stato un incontro con le ospiti in passato vittime di violenze. "Sono donne che sembrano invisibili - ha detto don Aldo - agli occhi di molti soprattutto di coloro che ancora hanno questa mentalità maschilista, pretendono di avere diritto di acquistare il corpo di queste ragazze. Il fenomeno della prostituzione schiavizzata non è scomparso in Italia, è quadruplicato dopo la pandemia, all'aperto e al chiuso, di questo dobbiamo parlare"; "sono oltre 25 anni che accogliamo ragazze, ne abbiamo accolte diverse migliaia, cercando di dare protezione e poi una speranza di rinascere, riprendere un cammino di integrazione nella scuola e nel lavoro, una vita normale".
    "Le storie sono tante e drammatiche: - ha sottolineato don Aldo -: l'ultima ragazza arrivata voleva salvare la propria creatura in grembo e sapeva che il racket l'avrebbe costretta a sopprimere la vita; è scappata e, in una stazione, ha incontrato una ragazza che era stata da noi; l'ha portata qui e lei ha iniziato una nuova vita. Questo ci insegna che niente avviene per caso ma c'è sempre un disegno dall'alto che ci dà speranza e la possibilità di rinascere". (ANSA).
   

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