Marche

Gli ospedali delle Marche fanno il pieno di Bollini Rosa

Riconoscimento della Fondazione Onda per la medicina di genere

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 30 NOV - Tre per gli ospedali di Pesaro, Fano e Urbino, tre anche per l'Aou delle Marche di Ancona, tre per Macerata e Civitanova. Sono invece due quelli di Inrca, del materno-infantile Salesi, degli ospedali di Jesi e Senigallia, due quelli dell'ospedale di Fermo, due per ogni stabilimento ad Ascoli e San Benedetto. Le Marche fanno il pieno di Bollini Rosa dalla Fondazione di Onda, per il biennio 2024-2025. La cerimonia di premiazione si è svolta oggi presso il Ministero della Salute. "E' un risultato importante - spiega il vice presidente della giunta e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -, la Fondazione Onda valuta le strutture ospedaliere che offrono prevenzione, diagnosi e cura delle patologie dell'universo femminile, offrendo anche percorsi ottimizzati a uomini e donne in un'ottica generale".
    Gli ospedali Bollini Rosa vengono valutati attraverso la somministrazione di un questionario: in base alle risposte vengono premiati da Fondazione Onda con 1, 2 o 3 Bollini Rosa ogni due anni. Un network di 367 ospedali presenti in tutta Italia, tra cui scegliere il luogo di cura più appropriato sulla base dei servizi offerti e delle specifiche necessità.
    L'assegnazione dipende dal possesso di specifici requisiti, relativi all'offerta di servizi in ottica di genere. Queste strutture periodicamente aprono le porte per offrire visite, esami, consulenze e attività informative in maniera gratuita.
    Promuovono Open Day, Open Weekend, Open Week, giornate dedicate alla sensibilizzazione su particolari tematiche: emicrania, menopausa, malattie cardiovascolari e metaboliche, malattie reumatiche e autoimmuni, salute mentale, violenza contro le donne, oncologia, neurologia, endocrinologia e ginecologia.
    "I bollini - spiega l'assessore Saltamartini - sono un segno concreto dell'attenzione che i nostri ospedali rivolgono alle donne con percorsi diagnostico-terapeutici, accoglienza e umanizzazione delle cure, mirando a una medicina moderna, consapevole e mirata alle specificità di genere". (ANSA).
   

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