(ANSA) - ANCONA, 15 DIC - Mentre sconta una pena di cinque
anni un detenuto del carcere di Barcaglione, ad Ancona, ha
imparato un mestiere e ha trovato lavoro. E' pastore, mungitore
e casaro (fa i formaggi).
La storia a lieto fine è di Petrit Goxhaj, 44 anni, albanese,
e l'ha raccontata lui stesso, all'ANSA oggi a margine del
convegno "L'agricoltura, strumento d'integrazione sociale per il
sistema penitenziario", A Barcaglione da anni, con il progetto
Fattoria, c'è un'azienda agricola multifunzionale che impiega i
detenuti che ne fanno richiesta. "Sono arrivato a Barcaglione
nel 2019 - racconta Petrit - e appena mi sono affacciato dalla
finestra ho visto un signore che metteva le canne per far
crescere i pomodori. Mi hanno spiegato che era un volontario che
insegnava a lavorare la terra". Petrit ha aderito al progetto e
ha cominciato "subito a zappare la terra. Non pensavo che un
carcere potesse offrire tanto".
Si è occupato anche di api e olio, ma soprattutto ha lavorato
nella stalla, dove ha fatto un corso. E alla fine ha trovato
lavoro presso un agricoltore che lo ha assunto. Dall'anno scorso
lo hanno raggiunto moglie figli e da un anno e mezzo non deve
stare in carcere. la sua pena finirà a marzo. "Mi sento
fortunato di questa seconda possibilità nella vita - dice -. Il
mio passato? Ho sbagliato, è stato giusto pagare". Ma ora ha un
futuro davanti. (ANSA).
Orto e stalla in carcere ad Ancona, nuova vita per un detenuto
Ha imparato a coltivare e fare formaggi, 'ho altra possibilità'