Marche

Ast Fermo, +13% mobilità extra regionale e +21% assunzioni

La città avrà "uno degli ospedale più moderni d'Italia"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 01 MAR - Nuove assunzioni (+21%), mobilità attiva extra regionale in crescita (+13%), mobilità passiva in calo e prestazioni specialistiche in aumento (+15%). Sono alcuni dei numeri dell'Ast di Fermo nel 2023, presentati in Regione dal presidente Francesco Acquaroli, dal suo vice e assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, dal sottosegretario alla presidenza della Giunta, Aldo Salvi, e dal direttore generale Ast Fermo Roberto Grinta.
    L'anno scorso sono stati assunti 318 professionisti con un aumento del 21% rispetto al 2022. I ricoveri sono stati 12.707, gli interventi chirurgici 6mila, con un +12% di interventi ad alta complessità. La mobilità passiva si è ridotta del 5,4% nei ricoveri, mentre la mobilità attiva extra-regionale registra un +13%, quella complessiva un +2%. Crescono anche le prestazioni specialistiche che registrano +15%. Sul fronte investimenti tecnologici, che nel triennio ammontano ad oltre 4,9 milioni, 1,7 milioni hanno permesso l'acquisto di arredi e tecnologie per l'Ospedale di Amandola (risorse per oltre 6,3 milioni). Per il nuovo Ospedale di Fermo (investimento di oltre 26 milioni) sono già stati acquistati due Risonanze (Rmn) per oltre 1,4 milioni di euro, un mammografo e un ecotomografo (oltre 331mila euro).
    Le risorse Pnrr destinate all'Ast di Fermo (oltre 9 milioni) saranno investite per realizzare Centrali operative territoriali (Cot) e un Dipartimento di Prevenzione. "Più riusciamo a dialogare, - ha detto Acquaroli - più riusciamo a garantire una maggiore appropriatezza delle prestazioni". "A Fermo - ha rimarcato Saltamartini - stiamo realizzando uno dei più moderni ospedali d'Italia. Quello di Amandola sarà un polo con importanti specializzazioni, per tre province. L'Ast potrà contare su tecnologie avanzatissime". "Siamo quotidianamente al lavoro, in sinergia e sintonia con la Regione, per garantire al Fermano standard sanitari di assoluto livello - ha dichiarato il dg Grinta - Una visione di sanità capillare e territoriale, sulla scia delle linee guida regionali, che fa leva sulle eccellenze professionali di cui disponiamo". "In questa Ast c'è una visione moderna di erogazione della salute", la chiosa di Aldo Salvi. (ANSA).
   

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