"Dieci anni straordinari, non c'è cosa più bella che fare il sindaco. Questo ruolo mi rimarrà nel cuore: ho servito la mia città, abbiamo servito la città con onestà".
Quasi due ore di racconto e slide sui momenti salienti: i successi tra cui il riconoscimento di Capitale italiana della Cultura 2024 e i "2 miliardi di fondi pubblici (tra Stato, Ue e Regione) attratti per 71 interventi concluse, 33 in corso, 55 finanziati"; ma anche i periodi più difficili tra cui il Covid: "nei primi giorni ho sbagliato le valutazioni, speravo si potesse ripartire subito e invece è arrivato il disastro"; poi le "tante azioni" per la comunità in un periodo "durissimo: abbiamo perso tante persone che ci mancano, ma è stato bello resistere insieme, prevalendo sulle polemiche e mettendoci la faccia".
Ricci lascia "un'amministrazione molto coesa", un "contesto politico che può consentirci di vincere ancora". "Andrea vincerà - il riferimento al vice presidente del Consiglio regionale Biancani proposto dal Pd come candidato del centrosinistra - e farà meglio di quello che abbiamo fatto noi: è popolare, concreto e riuscirà a far fare un passo avanti alla città".
Il sindaco ha rivendicato l'accordo, 4 anni fa, per allargare la giunta al M5s con Francesca Frenquellucci sulla base di tre temi: "riapertura del decentramento universitario, innovazione tecnologica e partecipazione". "Scoppiò il finimondo", ha ricordato ma "abbiamo portato risultati prima del previsto".
"Frenquellucci fu espulsa e reintegrata e anche nel Pd ho fatto passare mal di pancia a molti"; non manca l'accenno alle componenti di Civiche, Verdi e Sinistra Italiana: "ci abbiamo visto bene perché abbiamo portato a casa risultati, la collaborazione ha fatto bene alla città, con una maggioranza straordinaria".
Sindaco Ricci, 'dieci anni al servizio di Pesaro con onestà'
"C'è un contesto per vincere". Risultati dalla giunta allargata