Marche

Questore Ancona: "Nostra priorità educare i giovani a legalità"

Capocasa fa il bilancio del progetto, 12mila studenti coinvolti

Redazione Ansa

Dalle scuole elementari alle superiori "la legalità si impara anche nelle aule" così il Questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha scelto di mandare in cattedra gli agenti, di diverse specializzazioni, come l'anticrimine, la polstrada e polizia postale, con l'ausilio anche di unità cinofile, a dialogare con studenti e docenti. Un progetto, che si è svolto nel corso dell'anno scolastico, che ha coinvolto oltre 12mila studenti di 80 istituti scolastici, di città e provincia, del quale stamani è stato illustrato un bilancio. Il progetto verrà replicato anche per il prossimo anno scolastico perchè, ha spiegato Capocasa, "i giovani devono essere i lampioni della legalità, devono essere testimoni che non si voltano dall'altra parte".

 "Un bilancio molto positivo - ha spiegato Capocasa - perchè l'obiettivo non è reprimere, perchè questo non argina i fenomeni delittuosi, ma educare e informare i giovani, fin dalla scuola elementare, alla legalità, accompagnandoli a un cambiamento culturale". L'obiettivo è stato quello di "sensibilizzare i giovani - ha detto - soprattutto su quei fenomeni, come il bullismo, cyberbullismo, violenza di genere e il reveng porn, che non rappresentano una vera emergenza ma che vanno affrontati in via preventiva. E questo lo si fa soprattutto a scuola". In diverse occasioni, gli incontri sono stati estesi anche ai genitori degli alunni, al fine di illustrare le principali problematiche che agitano il vissuto degli odierni adolescenti.

 "L'attività repressiva non riesce ad arginare certi reati - ha spiegato Capocasa durante la conferenza stampa in Questura - per ottenere un cambiamento culturale bisogna lavorare su fronti diversi e fare sistema tra polizia, scuola, famiglie e mondo dello sport". La rete inizia a funzionare lo evidenzia anche la direttrice dell'ufficio scolastico regionale. "La scuola che non fa solo istruzione ma educazione - ha sottolineato D'Amico - trasmette valori che sono anche il rispetto delle regole. Fenomeni di devianza purtroppo sono ancora forti", ha ammesso.
Il comandante della polizia postale, Lorenzo Sabatucci, ha sottolineato come "le fasce di età per i reati di cyberbullismo e revenge porn si sono abbassate nella fascia tra i 13 e i 19 anni. E il rischio che ragazzini cadano nella rete di criminali è altissimo".

Per il comandante della polizia stradale Antonio Colantuono la priorità è stata "spiegare ai ragazzi che anche andare in bicicletta o monopattino può determinare incidenti gravi, per questo è necessario conoscere le regole del codice della strada". Un aiuto viene anche dai progetti Biciscuola e Icaro.
"Il progetto "Educhiamo insieme alla legalità", voluto dal Questore, è stato realizzato d'intesa con i dirigenti degli Istituti scolastici del capoluogo e dei comuni nella competenza territoriale dei Commissariati di Polizia di stato distaccati di Jesi, Senigallia, Osimo e Fabriano.

A illustrare il bilancio insieme a Capocasa, il dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, D'Amico, il dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale Iavarone, il Dirigente della Sezione Polizia Stradale Ancona Antonio Colantuono e Lorenzo Sabatucci, dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Marche e Daniela Iscaro dell'anticrimine.
"Piena soddisfazione per la collaborazione con la Questura di Ancona e per la costante opera svolta da quest'ultima a favore della Comunità scolastica provinciale è stata espressa da dalla dirigente D'Amico. 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it