(ANSA) - ANCONA, 19 GIU - Una fitta rete di cosiddette
società cartiere ubicate all'estero e pronte a essere sostituite
con delle altre, all'occorrenza, ha consentito a un imprenditore
40enne, di origine pugliese, secondo l'accusa, di creare
un'articolata e importante frode nel commercio dei carburanti.
L'imponente frode fiscale avrebbe riguardato
l'approvvigionamento illecito e la vendita di oltre 133 milioni
di litri di carburante, producendo, in pochi anni, presunti
profitti illeciti per l'organizzazione criminale per oltre 15
milioni di euro.
E' stato disposto il sequestro preventivo, anche nella forma
per equivalente, di disponibilità e beni fino alla concorrenza
di 15,5 milioni di euro. Sigilli su 32 unità immobiliari, tra
cui due distributori stradali ubicati in provincia di Teramo, un
deposito di carburanti in provincia di Reggio Emilia, un resort
situato nel Comune di Arzachena, località Baia Sardinia
(Sassari), un residence ubicato in provincia di Teramo, e
svariati appartamenti di pregio e terreni ubicati in province
italiane. (ANSA).
Frode in commercio carburanti, profitti oltre 15 milioni di euro
Guardia di Finanza di Ancona mette i sigilli a 32 immobili