Marche

Sanità: le Marche centrano l'obiettivo Pnrr, pronti 15 Cot

Saltamartini: 'Passo avanti, sana carenze e riduce liste attesa'

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 01 LUG - Nelle Marche è realtà il nuovo modello assistenziale di raccordo e di integrazione tra i servizi di assistenza territoriale, ospedaliera, di emergenza e sociosanitari. Sono infatti già attive le 15 Centrali Operative Territoriali (Cot), distribuite su tutto il territorio regionale, realizzate centrando, entro il 30 giugno, l'obiettivo previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con un investimento di oltre tre miliardi e mezzo di euro (2.596.125 per le strutture e oltre a 1.066.071 per il sistema operativo della piattaforma informatica.
    "Con le 15 Cot, previste dal decreto ministeriale 77 - ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini presentando le nuove strutture - si mette in campo un coordinamento consentirà di sanare le carenze assistenziali e ridurre le liste d'attesa. Ci sarà un coordinamento continuo tra tutte le aziende superando così la cesura tra servizi territoriali che ruotano attorno ai Distretti e i servizi per acuti che ruotano attorno agli ospedali. Un sistema formato da operatori in grado di svolgere un coordinamento operativo e questo è un grosso passo avanti per migliorare l'integrazione dei servizi territoriali".
    Ad illustrare la nuova rete anche il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Aldo Salvi, la direttrice ARS Marche Flavia Carle, il direttore del Dipartimento Salute Antonio Draisci.
    Le Cot assicureranno, con la presa in carico del paziente, la continuità, l'accessibilità e l'integrazione dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria. Inoltre garantiranno continuità, accessibilità ed integrazione dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria". L'esempio è il paziente ospedalizzato che può essere dimesso: con il collegamento delle Cot sarà possibile trovare un posto letto in altra struttura, se necessario, o attivare il servizio di assistenza domiciliare. O, in senso inverso se c'è un apersona che ha bisogno di ricovero, o assistenza domiciliare, il medico attraverso le Cot possono individuare in tempo reale quale struttura ospedaliera può ospitarlo.
    "Operative 6 giorni su 7 e 12 ore al giorno (quella regionale con sede ad Ancona operativa 7 giorni su sette, 12 ore estendibili a 24), le Cot - ha spiegato Carle - sono dotate delle più avanzate infrastrutture tecnologiche ed informatiche.
    Le Cot mettono in rete medici di famiglia e quelli di continuità assistenziale, gli specialisti e i professionisti sanitari in un sistema di interconnessione. Le 15 Cot (3 nel pesarese a Pesaro, Fano e Urbino, 5 ad Ancona, una di queste è regionale; tre nel maceratese (a Macerata, San Severino Marche e Civitanova Marche); due nel fermano (1 a Fermo e 1 Montegranaro) e due nell'ascolano (a San Benedetto del Tronto e ad Ascoli Piceno).
    L'organigramma di ogni Cot prevede un direttore del distretto, un coordinatore infermieristico, da 3 a 5 infermieri e da 1 a 2 unità di supporto.
    Le Cot attive sul territorio regionale utilizzeranno una piattaforma tecnologica dedicata comune con possibilità di consultazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) alla quale accedono i professionisti della salute. "La piattaforma tecnologica dedicata offrirà - ha sottolineato Carle - la possibilità di consultare anche il Fascicolo Sanitario Elettronico, e verrà implementato con un sistema di telemedicina.
    "Una vera rivoluzione" l'ha definita Salvi sottolineando che "la COT è la vera novità nella gestione dei pazienti: una cabina di regia che gestisce il percorso assistenziale ospedale-territorio, sempre più complesso. Queste strutture agevoleranno le dimissioni dagli ospedali per acuti trovando una collocazione assistenziale appropriata. Altro passaggio fondamentale sarà il potenziamento dell'assistenza domiciliare".
    (ANSA).
   

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