Marche

Smog, nelle Marche molte giornate oltre limite per Pm10

Arpam, "Mesi difficili alle spalle, no allarmismo, monitoriamo"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 08 LUG - Nelle Marche primo semestre del 2024 con molte giornate di superamento del limite di PM10 rilevati dalle 17 centraline dell'Arpam posizionate in Regione.
    In molti casi, si è già oltre il numero complessivo di sforamenti registrato nell'interno 2023.
    "Non è un peggioramento della qualità dell'aria in generale per le Marche, ma abbiamo certamente un trend in ascesa, fermo restando che i mesi difficile sono alle spalle", commentano dall'Arpam.
    Per quel che riguarda i dati delle centraline, al 30 giugno scorso, a Fano si sono avute 19 giornate oltre il limite (nel 2023 ci si era fermati a 12); a 18 seguono Pesaro (11 nel 2023) e Ancona stazione (6 in tutto il 2023); 16 sforamenti a Chiaravalle (25 nel 2023); 11 a San Benedetto (6 l'anno scorso); a 10 Urbino (2 nel 2023) e Ancona cittadella (3 nel 2023); a Fabriano 8 sforamenti (10 nel 2023); 7 a Jesi (2 lo scorso anno), Genga (4 nel 2023) e Montemonaco (5 nel 2023); a quota 5 Falconara scuola (2 nel 2023), Civitanova Marche (1 nel 2023), Ascoli Piceno (1 nel 2023) e Ripatransone (1 nel 2023); infine 4 sforamenti a Falconara alta (1 nel 2023) e 3 superamenti a Macerata (5 complessivi lo scorso anno).
    "Non è facile fare un confronto semestrale con un report annuale. Ma certamente, si sta assistendo a un numero maggiore di giornate oltre il limite consentito per legge di presenza di PM10 fissato a 50 ug/mc", proseguono da Arpam. Siamo ancora distanti dalle 35 giornate annue di sforamenti, oltre le quali occorrerebbe prendere delle contromisure. "Si sono registrate situazioni particolari a livello nazionale come tra fine marzo e inizio aprile, quando si è registrato il fenomeno del trasporto sahariano che hanno fatto innalzare la concentrazione, toccando livelli di 140/150 ug/mc. Un fenomeno naturale che ha questa conseguenza". Nessun allarmismo, "visto che il periodo difficile è alle spalle e ci sarà una pausa nei mesi estivi. Ma certo - concludono da Arpam - occorre verificare quali saranno i fattori meteoclimatici il prossimo autunno". (ANSA).
   

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