Marche

Legge Marche per promuovere la Macroregione Adriatico Ionica

Via libera Consiglio a maggioranza. Pd-M5s,

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 15 LUG - Promuovere "una cultura di pace e di solidarietà tra i popoli" e il recepimento delle opportunità offerte dalla strategia europea per la Macroregione Adriatico-Ionica e dal Pnrr. Sono le finalità che si propone una proposta di legge approvata oggi, a maggioranza (20 voti a favore, 8 contrari) dal Consiglio regionale.
    La legge "Interventi per promuovere l'internazionalizzazione delle Marche nella Strategia europea per la Macroregione Adriatico-Ionica", è a iniziativa del consigliere regionale Carlo Ciccioli (FdI), primo firmatario, e dei capigruppo Renzo Marinelli (Lega), Jessica Marcozzi (FI), Simone Livi (FdI), Dino Latini (Udc Popolari Marche-ListeCiviche), Giacomo Rossi (Civici Marche) e Luca Santarelli (RinasciMarche). Critici sull'utilità della proposta di legge sia il Pd sia il M5s.
    "La montagna ha partorito un topolino e sono arrivati all'ultimo altri 32 emendamenti", ha attaccato Ruggeri (M5s), lamentando che è stato inoltre "Cassato il progetto Mula per Marche Umbria Lazio e Abruzzo". "Servono accordi amministrativi con gli stati membri prima di legiferare - ha aggiunto - delibere di giunta e atti amministrativi idonee per attuare la strategia macroregionale". La "lontananza dalle giunte che si sono succedute, l'insensibilità al tema - ha detto ancora Ruggeri - non si può colmare con una legge ma con un'attenzione diversa". Anche i dem, per voce della nuova capogruppo Anna Casini, hanno sostenuto che la legge "non introduce nessuna novità amministrativa. Non aggiunge e non toglie nulla". "Una legge confusa, non si sa quali siano gli obiettivi", ha attaccato Carancini definendola una "legge marchetta" con riferimento al proponente Ciccioli. Argomentazioni respinte al mittente da Ciccioli: le "Marche non rinunciano al ruolo di capofila della Macroregione adriatico ionica". Il consigliere di Fdi, che oggi si è dimesso dal Consiglio dopo l'elezione ad europarlamentare, ha parlato di "legge perfettibile ma prospettiva di Ancona, capoluogo, centro di riferimento di un territorio più ampio, con porto, interporto, aeroporto: centrale per i collegamenti del Sud Europa".
    Il capogruppo Lega Renzo Marinelli e presidente di Commissione, con riferimento agli oltre 30 emendamenti presentati in aula, si è detto "un po' amareggiato perché i lavori in commissione non servono più a niente. Prima era la minoranza che non faceva emendamenti e poi li portava in aula oggi anche la fa allo stesso modo la maggioranza. Così il lavoro della Commissione è svilito".
    Le finalità, fissate nel primo dei 23 articoli, sono la promozione di "una cultura di pace e di solidarietà tra i popoli" e il recepimento delle opportunità offerte dalla strategia europea per la Macroregione Adriatico-Ionica e dal Pnrr". La strategia dell'Ue per la Regione Adriatico Ionica (Eusair), adottata a Bruxelles nel 2014 e basata sull'Iniziativa del 2000, è stato ricordato in aula, copre un'area di circa 70 milioni di cittadini e comprende dieci Stati, di cui quattro membri Ue (Croazia, Grecia, Italia, Slovenia) e sei Paesi non-Ue (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, San Marino, Serbia e Macedonia del Nord). Le regioni italiane aderenti sono 14 (12 amministrazioni regionali e due province autonome).
    La nuova legge focalizza azioni strategiche per il ruolo capofila delle Marche e di Ancona Capoluogo con il suo porto baricentrico. L'obiettivo è quello di fornire un quadro normativo di riferimento per incentivare investimenti e progetti infrastrutturali. Le principali materie richiamate sono logistica, internazionalizzazione e interregionalità, transizione ecologica e mobilità sostenibile, digitalizzazione, energia, turismo e cultura.
    Le azioni prevedono la collaborazione di enti pubblici e privati, a partire dai membri dell'Eusair e del Faic (Forum delle città dell'Adriatico e dello Ionio), fino alle università, aziende sanitarie e ospedaliere, agenzie regionali e associazioni di categoria. Tra gli interventi è prevista la creazione di un fondo strategico permanente per progetti di impresa innovativi e aggregativi e l'istituzione di un Centro studi superiori per l'etica.
    La legge è finanziata nel triennio 2024-26 con 260mila euro.
    In Aula la pdl è stata introdotta dai due relatori, Ciccioli per la maggioranza e Marta Ruggeri (M5s) per l'opposizione, quest'ultima sul provvedimento ha espresso voto contrario, così come il gruppo del Pd. Nel corso della votazione sono stati discussi e approvati oltre 30 emendamenti, a firma del relatore Ciccioli e del consigliere regionale Andrea Putzu (FdI).
    Renzo Marinelli sono un po' amareggiato perché i lavori in commissione non servono più a niente, prima era la minoranza che non faceva emendamenti e poi li portava in aula oggi anche la fa allo stesso modo (ANSA).
   

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