Marche

Scompenso cardiaco, a Urbino intervento innovativo nelle Marche

In Cardiologia primo impianto di un nuovo e piccolo dispositivo

Redazione Ansa

(ANSA) - URBINO, 15 LUG - La Cardiologia dell'Ospedale di Urbino realizza il primo intervento nelle Marche per l'impianto di un nuovo dispositivo di piccole dimensioni che rappresenta l'ultima evoluzione tecnologica di un sistema di modulazione della contrattilità cardiaca per pazienti affetti da scompenso cardiaco.
    "Questa nuova tecnologia permette di accrescere ulteriormente la qualità del servizio sanitario offerto alla popolazione dal reparto diretto dal dottor Paolo Busacca, andando ad ampliare le attività sempre più all'avanguardia per offrire la soluzione migliore possibile per curare i cittadini del nostro territorio", commenta il direttore generale Azienda sanitaria territoriale (Ast) di Pesaro Urbino Alberto Carelli.
    A realizzare l'intervento, il dottor Matteo Casale, del team di Elettrofisiologia e Cardiostimolazione della Cardiologia. "Il dispositivo impiantato, grande circa sei centimetri, è ad oggi il più piccolo dispositivo disponibile per la modulazione della contrattilità cardiaca, chiamato 'Optimizer Smart Mini' (Cardiac Contractility Modulation-CCM), una tecnologia di cui possono beneficiare alcuni pazienti affetti da scompenso cardiaco terminale senza ulteriori possibilità di intervento".
    "Questo dispositivo - osserva il direttore della Cardiologia di Urbino, Busacca, - questo dispositivo migliora la qualità della vita dei pazienti e rappresenta una prestazione che ci pone tra le eccellenze del territorio. Voglio ringraziare per questo tutta l'equipe perché la nostra attività è il frutto del duro lavoro di tutto il gruppo della Cardiologia, in cui l'insieme di medici esperti e di operatori più giovani, affiancati da un eccezionale personale infermieristico, ha creato i presupposti per poter essere un punto di riferimento per tutta la provincia e per poter frenare il fenomeno della mobilità regionale, dando risposte ai pazienti senza che questi debbano necessariamente intraprendere viaggi della speranza per avere accesso a delle cure avanzate". (ANSA).
   

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