Marche

Cinque nuove aule studio, Ancona sempre più città universitaria

Comune-Politecnica Marche. Battino, teniamo fede a linee mandato

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 18 LUG - Con "aule aperte", Ancona sempre più città universitaria. Sono in arrivo cinque aule studio a disposizione in centro e non solo per implementare i servizi offerti dalla città di Ancona agli studenti universitari. Il Comune ha partecipato al bando "Costruire il futuro" della Fondazione Cariverona, aggiudicandosi risorse pari a 180 mila euro e, con Delibera di Giunta, ha formalmente accettato il fondo, utile alla realizzazione di aule studio in diversi quartieri.
    "È una tappa significativa per Ancona; - commenta l'assessore comunale all'Università Marco Battino - poter dotare la città di spazi come questi, richiesti a gran voce dalla componente universitaria, è coerente con il disegno di 'Ancona città universitaria', inteso come visione realmente ricettiva delle esigenze degli studenti, capace di andare anche al di fuori delle sedi accademiche".

    Conclusa la procedura di accettazione del finanziamento, i lavori sulle prime aule inizieranno entro la fine dell'anno, per poterne disporre durante l'anno accademico 2024/2025. "Grazie all'assessore Battino con Delega all'Università siamo riusciti a dare un ulteriore servizio in risposta alla città universitaria che desideriamo costruire, anche grazie alla collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche - dichiara il sindaco Daniele Silvetti - La città universitaria si crea con posti letto, eventi, aule studio e servizi che funzionano; credo quindi che siamo sulla buona strada e questo è la dimostrazione che crediamo veramente in Ancona Città Universitaria".

    Una sinergia, osserva il Comune, "che si consolida nel tempo quella fra l'amministrazione comunale e la Politecnica delle Marche, per la quale è intervenuto il rettore Gian Luca Gregori: "una delle esigenze maggiormente avvertite dalle nostre studentesse e dai nostri studenti - ricorda Gregori - era quella di poter contare su spazi che permettesse loro di vivere a pieno la città: grazie a questo progetto, finanziato dal bando della Fondazione Cariverona, da sempre molto vicina all'Università, possiamo dare una risposta concreta agli studenti che, ricordo, sono in costante aumento, avendo superato le 5 mila matricole, di cui il 10% provenienti dall'estero".

    Le aule studio cittadine "prenderanno vita a partire da immobili di proprietà comunale, ma in disuso o adibiti ad altro utilizzo; grazie al bando, quindi, verranno riqualificati e rinnovati. Non si concentreranno esclusivamente nel centro città, ma proprio per incrementare i servizi diffusi nei confronti degli universitari, la loro collocazione interessa diversi quartieri: oltre al ripristino e alla riqualificazione dell'aula esistente a Torrette, le strutture si troveranno nel quartiere Capo di Monte, in Via Fanti, in Via Veneto e in Via Scrima. Una sesta aula, al di fuori del bando della Fondazione Cariverona, è inoltre stata individuata dall'Assessorato all'Università presso il quartiere Q2, precisamente in Via Flavia.

    Le aule "saranno accessibili anche in orario notturno attraverso un sistema di apertura automatica per gli studenti tramite badge e coloro che ne faranno richiesta; le aule saranno luminose (visibili dall'esterno) e videosorvegliate per garantire massima sicurezza, soprattutto in orario notturno.
    Nelle aule sono previste diverse tipologie di postazioni: individuali, per pc e per lavori in team.
    L'Assessorato all'Università, guidato da Battino, ha in programma di utilizzare le aule più spaziose per ospitare eventi su temi di diversa natura, secondo un calendario da concordare con la componente universitaria e con le associazioni giovanili del territorio. "Teniamo fede alle linee di mandato che avevamo presentato un anno fa - conclude l'assessore Battino - e a quanto dichiarato in Consiglio Comunale ed in Commissione Consiliare relativamente alla presenza delle aule studio cittadine diffuse sul territorio anconetano". (ANSA).
   

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