Marche

Frontiera export passa per i Paesi Arabi, Sud Est Asia e Africa

Tavola Rotonda alla Cna Marche con il presidente Acquaroli

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 31 LUG - La nuova frontiera per le esportazioni delle Marche passa per i Paesi Arabi, il Sud Est Asiatico e l'Africa subsahariana. Le rotte delle esportazioni regionali cambiano per reagire alla contrazione dei mercati europei, degli Stati Uniti e della Cina. Una strategia emersa dalla tavola rotonda su "Imprese e mercati, export il futuro delle Marche" organizzata dalla Cna regionale in occasione dell'Assemblea annuale dell'Associazione.
    A confrontarsi, tra gli altri, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il presidente di Cna Marche Paolo Silenzi, il segretario Cna Marche Moreno Bordoni. Nel 2023 le esportazioni regionali sono diminuite del 55%, soprattutto per effetto della riduzione delle vendite di farmaci, al netto di questa, la crescita dell'export si è fermata (-12,3) a causa del calo della meccanica e del sistema moda particolarmente rilevante nel 2023 e anche in questa prima parte del 2024.
    "Servono bandi e programmi che facilitino l'accesso ai finanziamenti per l'internazionalizzazione. Servono formazione e consulenza su come ci si approccia ai mercati esteri, promozione e marketing", la richiesta del presidente Cna Marche, Paolo Silenzi.
    "Nelle Marche abbiamo la fortuna di avere Aeroporto, Porto e Interporto in un triangolo di pochi chilometri. Strutture fondamentali per far diventare le Marche hub per l'internazionalizzazione di tutta l'Europa centrale e meridionale", gli ha fatto eco il segretario Cna Marche Moreno Bordoni. "Far ripartire il Porto di Ancona, fermo da venti anni e valorizzare il nostro aeroporto sono alcune delle priorità che mi sono dato - ha dichiarato il presidente Francesco Acquaroli -, i primi risultati per i nostri imprenditori stanno arrivando dal collegamento con Monaco che apre il mondo alle Marche e dal volo diretto verso gli Stati Uniti. Inoltre intendiamo lavorare sul marketing per valorizzare le nostre eccellenze manifatturiere che sanno creare prodotti unici al mondo. Infine vanno create le condizioni per attrarre nelle Marche capitali dagli investitori esteri". (ANSA).
   

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