(ANSA) - PESARO, 01 AGO - Per l'accusa di costi gonfiati su
lavori interessati dal superbonus edilizio 110, finanziato con
risorse del Pnrr, è stato eseguito nel Pesarese un sequestro
preventivo di beni per un valore di un milione e mezzo di euro
al proprietario di un consorzio e al suo legale rappresentante.
Bloccati denaro, beni immobili e mobili tra cui una Ferrari.
Il decreto riguarda il denaro presente in conti correnti
bancari, beni immobili e mobili registrati nella disponibilità
dei due indagati. Si è arrivati al sequestro a conclusione di
un'articolata attività di polizia giudiziaria e tributaria
eseguita dai militari del Nucleo nei confronti di un consorzio
operante nel settore della ristrutturazione edilizia, restauro
edilizio, risanamento conservativo e costruzione, su edifici
civili e industriali.
Il legale rappresentante del Consorzio, un imprenditore
pesarese, è stato denunciato per indebita percezione di
erogazioni pubbliche. Dal 2020, secondo le accuse, il Consorzio
avrebbe preso appalti da svariati committenti, lavori edili per
i quali era previsto il credito di imposta 110%. Al fine di
ottenere il massimo dei benefici di legge, avrebbe
sistematicamente indicato nel computo metrico allegato al
contratto di appalto (il computo madre) costi gonfiati e quindi
fittizi.
La circostanza è scaturita dal controllo dei sottostanti
contratti di subappalto, i cui computi metrici (sotto computi)
recavano, secondo le Fiamme Gialle, quale costo d'esecuzione per
le medesime lavorazioni, importi sistematicamente inferiori.
Durante l'indagine sono state sentite molte persone a sommarie
informazioni ed è stata analizzata minuziosamente la
documentazione contabile ed extracontabile (cartacea e
informatica). (ANSA).
Costi gonfiati per il superbonus, sequestri per 1,5 milioni
Indagine Guardia di Finanza Pesaro, due denunciati