(ANSA) - ANCONA, 04 AGO - "Oggi, in Aula viviamo a parte rare
eccezioni ad attacchi sterili, figli del pressapochismo e della
sciatta predisposizione ad essere contro. Attacchi poi che
tradiscono un vuoto di contenuto quasi imbarazzante che va quasi
sempre sul personale".
"Era il 1997 ai tempi del sindaco Galeazzi - scrive nel post
Silvetti che allora era consigliere comunale d'opposizione -
quando era onestamente difficile fare opposizione, per
strumenti, organizzazione, i grandi cambiamenti della Politica
nazionale e non ultimo anche per le capacità di chi è stato
probabilmente l'ultimo grande sindaco della Città
indipendentemente da come la si pensi politicamente. Erano tempi
in cui si imparava con gli occhi, con la grande voglia di
cambiare il mondo, di bruciare le tappe e di avere
quell'affermazione politica che tanto avremmo voluto donare alla
Città"; "Erano i tempi dei contrasti anche aspri tra opposti
schieramenti, di differenze nette e di visioni opposte che
venivano anche urlate in aula" e "tempi del rispetto dei ruoli e
di quel codice non scritto oltre il quale nessun consigliere
d'opposizione si sentiva di andare". Oggi, lamenta, "mai un
contributo costruttivo per il bene comune ma solo piccole e
striscianti accuse che rimangono in superficie utili solo ad
avere i cinque minuti di notorietà. La vicenda diventa ancor più
grottesca quando gli autori di tali provocazioni si affrettano
lungo i corridoi a scusarsi con il sottoscritto e a scaricare la
paternità di tanto impegno su altri ispiratori non presenti in
aula". "Si incontravano bravi maestri anche dalla sponda
opposta. - prosegue Silvetti -
Oggi invece assistiamo tristemente all'incitamento contrario, a
fomentare supponenza e al compiacersi dell'attacco alla cieca".
"Da parte mia vi sarà sempre la porta aperta - conclude - e la
disponibilità al dialogo ma terrò bene a mente gli insegnamenti
di un periodo d'oro che tanto mi ha dato e che ho ritrovato
strada facendo con altri Autorevoli avversari a cominciare dal
compianto Assessore al Commercio Venanzi, alla Presidente
Patrizia Casagrande e al Consigliere Regionale Enzo Giancarli".
"Negli ultimi 10 anni, almeno, il centrodestra (compresi
alcuni attuali assessori della giunta Silvetti) è stato
protagonista di volgarità inaudite. - contrattaccano i dem -,
offese in aula fuori microfono, consiglieri espulsi e contenuti
dagli agenti della Polizia Locale, minacce incomprensibili di
ricorso alle forze dell'ordine, urla forsennate nelle
Commissioni consiliari contro dirigenti e funzionari, senza
contare una certa prepotenza spesso manifestata nei confronti di
alcune amministratrici donne". "Silvetti di questo degrado non
si è mai accorto e adesso offre lezioni al Pd - prosegue il
gruppo Pd - Dovrebbe forse iniziare dalla propria compagine,
pretendendo più spessore politico dai suoi, dato che ancora oggi
non mancano atteggiamenti sconfortanti".
"Noi cerchiamo di svolgere il ruolo di controllo e di
indirizzo politico che ci compete. - affermano i dem - E se
facciamo segnalazioni sui quartieri, anche a riflettori spenti,
è perché, in mancanza di circoscrizioni, il riferimento più
vicino ai cittadini sono i consiglieri. Impossibile aspettare
sedute del consiglio comunale, dato che ne vengono convocate
sempre meno, specie per le mozioni. Rispetto alle ultime
vicende, - prosegu la nota - se il Sindaco si sente
personalmente attaccato per il caso Expo consumatori commette un
errore: non c'è nulla di personale. Laddove si intravede un
conflitto di interessi, i consiglieri, specie quelli di
minoranza, sono tenuti ad approfondire. Pensare di limitare gli
eletti in questo diritto e dovere non è concepibile".
"Per il resto, vogliamo anche noi un confronto profondo,
leale e aperto sui temi che più definiscono l'anima della Città,
- conclude il Gruppo Pd - a partire da una serena analisi di
quanto già fatto per poi immaginare come proseguire. Su questo
attendiamo segnali dal centrodestra". (ANSA).
Sindaco a dem, 'attacchi e vuoto'. Pd, 'funzione di controllo'
Botta e risposta ad Ancona. Silvetti elogia i vecchi avversari