Marche

Sindaco a dem, 'attacchi e vuoto'. Pd, 'funzione di controllo'

Botta e risposta ad Ancona. Silvetti elogia i vecchi avversari

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 04 AGO - "Oggi, in Aula viviamo a parte rare eccezioni ad attacchi sterili, figli del pressapochismo e della sciatta predisposizione ad essere contro. Attacchi poi che tradiscono un vuoto di contenuto quasi imbarazzante che va quasi sempre sul personale". Fa discutere e innesca la reazione del Pd, lo sfogo social del sindaco di centrodestra di Ancona Daniele Silvetti con riferimento all'opposizione consiliare dem, condito con l'elogio degli avversari politici di un tempo, come l'ex sindaco di centrosinistra Renato Galeazzi. "Il centrodestra è stato protagonista di volgarità inaudite per anni. - replica il Gruppo consiliare Pd - Noi ora esercitiamo la funzione di controllo che ci compete. Siamo stupiti dalle dichiarazioni del Sindaco, che sciorina il manuale della buona politica".
    "Era il 1997 ai tempi del sindaco Galeazzi - scrive nel post Silvetti che allora era consigliere comunale d'opposizione - quando era onestamente difficile fare opposizione, per strumenti, organizzazione, i grandi cambiamenti della Politica nazionale e non ultimo anche per le capacità di chi è stato probabilmente l'ultimo grande sindaco della Città indipendentemente da come la si pensi politicamente. Erano tempi in cui si imparava con gli occhi, con la grande voglia di cambiare il mondo, di bruciare le tappe e di avere quell'affermazione politica che tanto avremmo voluto donare alla Città"; "Erano i tempi dei contrasti anche aspri tra opposti schieramenti, di differenze nette e di visioni opposte che venivano anche urlate in aula" e "tempi del rispetto dei ruoli e di quel codice non scritto oltre il quale nessun consigliere d'opposizione si sentiva di andare". Oggi, lamenta, "mai un contributo costruttivo per il bene comune ma solo piccole e striscianti accuse che rimangono in superficie utili solo ad avere i cinque minuti di notorietà. La vicenda diventa ancor più grottesca quando gli autori di tali provocazioni si affrettano lungo i corridoi a scusarsi con il sottoscritto e a scaricare la paternità di tanto impegno su altri ispiratori non presenti in aula". "Si incontravano bravi maestri anche dalla sponda opposta. - prosegue Silvetti - Oggi invece assistiamo tristemente all'incitamento contrario, a fomentare supponenza e al compiacersi dell'attacco alla cieca".
    "Da parte mia vi sarà sempre la porta aperta - conclude - e la disponibilità al dialogo ma terrò bene a mente gli insegnamenti di un periodo d'oro che tanto mi ha dato e che ho ritrovato strada facendo con altri Autorevoli avversari a cominciare dal compianto Assessore al Commercio Venanzi, alla Presidente Patrizia Casagrande e al Consigliere Regionale Enzo Giancarli".
    "Negli ultimi 10 anni, almeno, il centrodestra (compresi alcuni attuali assessori della giunta Silvetti) è stato protagonista di volgarità inaudite. - contrattaccano i dem -, offese in aula fuori microfono, consiglieri espulsi e contenuti dagli agenti della Polizia Locale, minacce incomprensibili di ricorso alle forze dell'ordine, urla forsennate nelle Commissioni consiliari contro dirigenti e funzionari, senza contare una certa prepotenza spesso manifestata nei confronti di alcune amministratrici donne". "Silvetti di questo degrado non si è mai accorto e adesso offre lezioni al Pd - prosegue il gruppo Pd - Dovrebbe forse iniziare dalla propria compagine, pretendendo più spessore politico dai suoi, dato che ancora oggi non mancano atteggiamenti sconfortanti".
    "Noi cerchiamo di svolgere il ruolo di controllo e di indirizzo politico che ci compete. - affermano i dem - E se facciamo segnalazioni sui quartieri, anche a riflettori spenti, è perché, in mancanza di circoscrizioni, il riferimento più vicino ai cittadini sono i consiglieri. Impossibile aspettare sedute del consiglio comunale, dato che ne vengono convocate sempre meno, specie per le mozioni. Rispetto alle ultime vicende, - prosegu la nota - se il Sindaco si sente personalmente attaccato per il caso Expo consumatori commette un errore: non c'è nulla di personale. Laddove si intravede un conflitto di interessi, i consiglieri, specie quelli di minoranza, sono tenuti ad approfondire. Pensare di limitare gli eletti in questo diritto e dovere non è concepibile".
    "Per il resto, vogliamo anche noi un confronto profondo, leale e aperto sui temi che più definiscono l'anima della Città, - conclude il Gruppo Pd - a partire da una serena analisi di quanto già fatto per poi immaginare come proseguire. Su questo attendiamo segnali dal centrodestra". (ANSA).
   

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