(ANSA) - ANCONA, 30 AGO - Il Contributo di autonoma
sistemazione (Cas) a favore delle popolazioni terremotate del
Centro Italia, da settembre diventa Contributo per il disagio
abitativo finalizzato alla ricostruzione. Come stabilito dal
governo e dall'ordinanza attuativa del commissario sisma 2016
Guido Castelli, la misura di assistenza verrà riconosciuta ai
nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata
distrutta o gravemente danneggiata in conseguenza degli eventi
sismici che hanno già richiesto il contributo per gli interventi
di ricostruzione.
Mantengono continuità anche le misure per i comodatari.
Mentre la nuova misura, al contrario del precedente Cas, non è
riconosciuta ai soggetti che alla data degli eventi sismici
dimoravano in un'unità immobiliare condotta in locazione, con
esclusione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il
nuovo Contributo così formulato sarà in gestione alla Struttura
commissariale - il Cas era di competenza della protezione civile
- in quanto strettamente legato alle attività di ricostruzione.
Il contributo è riconosciuto anche ai nuclei familiari la cui
abitazione deve essere sgomberata per l'esecuzione di interventi
di ricostruzione limitatamente alla durata del cantiere.
La dichiarazione circa la permanenza dei requisiti va resa da
parte delle famiglie interessate entro il 31 marzo di ogni anno
mediante la piattaforma informatica. "Si tratta di un
cambiamento di prospettiva importante, legato a una nuova fase
della ricostruzione che ormai è pienamente avviata nella maggior
parte del cratere - ha spiegato Castelli - A distanza di otto
anni, stiamo rivalutando, migliorando e ottimizzando le diverse
misure di emergenza, d'intesa con la Protezione civile". (ANSA).
Sisma, cambia il contributo abitativo per gli sfollati
Niente più Cas, fondi a chi intende ricostruire la propria casa