Marche

Babini, opere post alluvione da fase programmazione a esecutiva

In arrivo 19 progetti, avvio opere per fine 2024-inizio 2025

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 12 SET - Per il piano di opere struttura post alluvione 2022 nelle Marche, calamità che colpì il Senigalliese e il Pesarese, si sta passando "dalla programmazione alla fase esecutiva". Lo ha detto il vice commissario Stefano Babini durante una conferenza stampa in Regione per un resoconto delle attività portate a termine e in previsione, affiancato dal presidente della Regione e Commissario Francesco Acquaroli, dall'Assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi e dal responsabile del Dipartimento protezione civile delle Marche Stefano Stefoni. Per il piano di opere strutturali, che segue gli interventi di somma urgenza, ci sono 130 milioni - "che aumenteranno, fa sapere Babini - di cui 113 milioni finanziati con fondi alluvione e 17 con fondi del Mase (Ministero ambiente e sicurezza energetica)".
    "Fra qualche giorno - ha annunciato il vice commissario - raccoglieremo 19 progetti preliminari relativi a questi interventi che possono essere fatti e le indicazioni dei progetti confluiranno nell'accordo quadro che permetterà di selezionare tutte le imprese a cui saranno affidati i lavori entro l'anno".
    "Abbiamo terminato pochi minuti fa una call con l'autorità di Bracino Distruttuale dell'Appennino Centrale, - ha riferito Babini - con la Fondazione Cima, l'Università Politecnica delle Marche, che stanno raffinando il sistema di vasca di laminazione a Bettolelle. Abbiamo risultati molto incoraggianti, nel senso che si riusciranno a contenere le portate in misura significativa per la sicurezza di tutti. Certo sono opere complesse e ci vorrà un po' più di tempo per realizzarle - ha ammesso il vice commissario -. E' imminente la firma di un accordo con la Sogesid, società del Ministero che si occuperà della consegna di questi lavori, chiavi in mano, progettazione esecutiva, appalto, direzione lavori. Quindi stiamo lanciando tutte quante insieme le opere - ha concluso - e penso che ci saranno le novità molto interessanti nei primi mesi del 2025".
    "Noi siamo andati avanti con le opere di allargamento del fiumi, del Misa e del Nevola - ha detto ancora Babini - di puizia, di potenziamento degli argini.
    È un lavoro molto lungo e complesso perché si tratta di operare continui ritocchi perché più si indaga il fiume più si vede che ci sono delle criticità che vanno risolte. Stiamo ancora lavorando sui fiumi e non penso che termineremo a breve".
    (ANSA).
   

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