Marche

Centrodestra Pesaro, 'poca trasparenza su Fondazione Pescheria'

Dalla gestione dei fondi al sito web: "mancano i documenti"

Redazione Ansa

(ANSA) - PESARO, 13 SET - "Criticità" in materia di trasparenza della Fondazione Pescheria a Pesaro e della gestione dei fondi da parte di quest'ultima. Nella Sala del Consiglio del Comune pesarese la conferenza stampa del centrodestra si è focalizzata questo tema e sulla richiesta di chiarezza. Tutto ciò avviene in seguito alla vicenda che ha interessato circa 600mila euro di affidamenti in due anni, da parte del Comune di Pesaro, durante la scorsa legislatura, in favore delle associazioni Opera Maestra e Stella Polare, sui quali al momento lavora la Commissione di garanzia comunale e indaga anche la Procura. Un contesto che ha portato l'opposizione a richiedere accesso agli atti e rendicontazioni anche di altri enti; tra questi, il primo a finire nel mirino è la Fondazione Pescheria, alla quale sono stati affidati i fondi e la gestione delle risorse di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024.
    "Con la modifica dello statuto della fondazione nel 2021, - afferma il centrodestra con i consiglieri Marchionni, Lanzi (Pesaro Svolta), Andreolli (Lega), Boresta, Canciani, Corsini, Malandrino, Redaelli (Fratelli d'Italia), Dallasta, Marinucci (Forza Italia) e Bargolomei (Pesaro Giovani) - il Consiglio comunale può solo erogare denaro senza avere alcun potere sulle iniziative della Pescheria L'emendamento proposto per modificare ciò è stato bocciato dalla maggioranza. Da qui le varie richieste di accesso agli atti per fare chiarezza sui fondi sulla fondazione e sulla gestione nei confronti di enti terzi.
    Emerge che alla fine dell'anno la Fondazione gestirà 5 milioni di euro di cui 60% arrivano da privati".
    Analizzando la rendicontazione del 2023, segnalano i consiglieri del centrodestra, viene evidenziato l'affidamento di un incarico da 16mila euro per la comunicazione di Pesaro 2024 a Lievito Consulting: "La stranezza non è l'affidamento ma il fatto che la stessa società gestisca la comunicazione anche di alcuni gruppi parlamentari del Pd e della campagna elettorale per le europee dell'ex sindaco di Pesaro, Matteo Ricci". "Nulla di illegittimo rispetto agli affidamenti - hanno precisato gli esponenti del centrodestra - e nulla contro la professionalità dell'azienda, sia chiaro, visto è una società di comunicazione.
    Lo riteniamo però inopportuno da un punto di vista politico perché la società è la società di comunicazione di riferimento del Pd".
    Il centrodestra lamenta "mancanza di trasparenza" e per questo ha inoltrato una "richiesta di accesso agli atti il 3 agosto poiché, sostiene, il sito della fondazione fino a qualche settimana fa era privo di qualsivoglia documentazione sull'istituzione e formazione dell'ente e sulle attività svolte.
    La risposta è stata parziale e deficitaria, - sostengono i consiglieri di opposizione - giacché non abbiamo ancora i mandati di pagamento effettuati dalla fondazione a favore di terzi o un piano triennale anti-corruzione, obbligatorio da redigere visto che il 27 giugno è stato redatto il bilancio".
    (ANSA).
   

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