(ANSA) - ANCONA, 17 SET - L'inaugurazione della nuova sede
della Cisl Marche "è un elemento che arricchisce la nostra
comunità, che rafforza la voglia di stare sul territorio e che
ci consente di essere maggiormente radicati intorno alle sfide
che la nostra comunità regionale deve compiere". Lo ha detto il
presidente della Regione, Francesco Acquaroli intervenendo al
taglio del nastro.
Acquaroli ha ricordato che "siamo a due giorni dai
drammatici eventi che hanno sconvolto la nostra regione appena
due anni fa, dove abbiamo contato 13 vittime che hanno pagato
quel pomeriggio drammatico. Lo ricordo - ha sottolineato - per
dire che il benessere del futuro della nostra comunità deriva da
tanti fattori, anche dalla cura del territorio". Ma il tema per
il presidente della Regione è "come affrontare la sfida della
crescita e come affrontare la sfida della sicurezza e del
futuro. Di sicuro in un territorio disertificato, con pochi
servizi diventa difficile fare tutto".
"Dobbiamo guardare a un territorio che cresce, si
arricchisce, resta al centro della dinamica delle istituzioni e
guarda in maniera coesa alle sfide che ci aspettano e ci devono
riguardare". Il presidente pensa ai giovani "al senso del lavoro
e del loro futuro" obiettivo che "deve restare centrale così
come la dignità del lavoratore ma, soprattutto, nella forza che
bisogna dare alle prospettive future". Perchè "i giovani devono
restare e se noi non riusciamo a dare lavoro ai giovani, a
lasciare a questa generazione futura gli spazi che a noi ci
erano stati dati, significa che non riusciamo a compiere
realmente quella che è la nostra missione, la missione della
politica e delle istituzioni".
Rivolgendosi alla Cisl che inaugura oggi la nuova sede
Acquaroli ha sottolineato che "il rapporto di collaborazione è
un elemento importante per le istituzioni, perché grazie alla
collaborazione, al dialogo, alla concertazione si riesce ad
essere più consapevoli delle sfide che dobbiamo compiere e ai
risultati che bisogna raggiungere. Perché - ha ribadito
Acquaroli -, è che il risultato si costruisce non calandolo
dall'alto, ma facendolo crescere dal basso, e questo è il nostro
obiettivo".
In questo senso ha sottolineano l'importanza "del
radicamento" del sindacato in un territorio come quello delle
Marche, che soffre lo spopolamento, che ha sofferto la crisi del
sisma, la crisi dell'allunione. Perché ci dà quella spinta dal
basso e quella forza di resistere e di sostegno alle nostre
comunità che tanto ci hanno dato, ma che tanto ci potranno dare
in futuro".
"Piace vedere - ha sottolineato - che c'è la voglia, la
volontà di restare sul territorio, di investire sul contatto con
i cittadini, sul servizio e sull'essere a disposizione e al
servizio delle nostre comunità". Per questo "credo che anche la
politica debba tornare a questa forma di lavoro, anche i partiti
dovrebbero tornare a questa forma di lavoro che può sembrare più
difficile, perché è faticoso, di essere quotidianamente in mezzo
ai problemi delle nostre comunità indispensabile per costruire
risposte serie e di prospettiva".
Quello di oggi dunque "è un appuntamento estremamente
importante in una fase nella quale bisogna confrontarsi e
discutere sui modelli di sviluppo perché, quando parliamo di
sviluppo e dei giovani, e dobbiamo mettere in campo delle
politiche che siano in grado di trattenere le imprese, di
trattenere i giovani, di dare occupazione, di dare lavoro e
servizi, di dare sviluppo al futuro e in questo senso fare
squadra diventa fondamentale".
"La presenza dei sindacati è sempre più importante per una
regione che vive soprattutto sul lavoro con la presenza di tante
piccole e grandi imprese". E la presenza del sindacato "è
fondamentale per la concertazione, per scrivere insieme una
regione competitiva che guarda al rispetto dei lavoratori, ma
soprattutto mette il lavoro al centro". (ANSA).
Acquaroli, 'Presenza del sindacato è un arricchimento'
Nuova sede Cisl, 'Sviluppo e giovani le sfide comuni'