Marche

Rete azione NoG7Salute, 'lussuose passerelle sulla nostra pelle'

Evento ad Ancona 9-11 ottobre. "Summit inutili e dannosi"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 25 SET - "Lussuose passerelle sulla nostra pelle". La rete azione NoG7 Salute interviene sul G7 Salute che, dal 9 al 11 ottobre, si svolgerà ad Ancona. "Come già accaduto in tanti altri luoghi d'Italia - afferma - i ministri verranno accolti in hotel lussuosi e verranno tenuti in una bolla di finto decoro. Si cercheranno di nascondere sotto il tappeto i reali problemi del territorio e di chi ci vive. Problemi legati alla salute compresi". L'invito alla città della rete che contesta il G7 è di mettere cartelli nelle case e/o nelle attività che lo esprimano la contrarietà all'iniziativa ad esempio con la scritta 'Stop inutili passerelle sulla nostra pelle #NoG7 #G7notwelcome'".
    "Verranno militarizzate strade, piazze, quartieri e, in qualche momento, l'intero centro città. - attacca la Rete azione NoG7 Salute -. Verranno chiuse attività, servizi ed uffici pubblici. Ci saranno tanti disagi per famiglie e lavoratori, mancati incassi per decine di attività. Più di cento persone stanno sgomberando barchette/batane dal porto a proprie spese, molti pescatori non potranno uscire quei giorni: questo per permettere a circa 200 persone di incontrarsi per decidere altre ricette austere per svendere al miglior offerente la nostra salute e le nostre vite". "Dopo decine di anni di globalizzazione - prosegue - e summit non è ancora abbastanza evidente quanto questi incontri siano non solo inutili, ma dannosi?" "Ancora più insopportabile - scrivono i contestatori del G7 Salute - è che tutte le decisioni prese e calate dall'alto vengono spacciate per condivise con la città". Il riferimento è agli eventuali disagi per gli esercenti a fronte di "pochi e lussuosi ristoranti". Due gli appelli della Rete azione NoG7Salute: alla politica locale di "trovare, tra le migliaia di euro pubblici che si spenderanno per questa assurda vetrina, un modo per compensare con dei ristori chi ci rimetterà di tasca propria"; alla città, di esporre cartelli con frasi che esprimano contrarietà all'evento". (ANSA).
   

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