Marche

Piceno 2030 per il rilancio del territorio

Presentato ad Ascoli da Cgil, Cisl e Uil

Redazione Ansa

(ANSA) - ASCOLI PICENO, 02 OTT - "In provincia di Ascoli Piceno stiamo assistendo a una situazione preoccupante in termini di reddito e qualità del lavoro; nonostante un aumento dell'occupazione, il salario medio è il più basso tra tutte le province delle Marche (-7,6%) e al di sotto della media nazionale (-18%)". E' quanto emerso stamani durante l'illustrazione ai delegati e pensionati di Cgil, Cisl e Uil della piattaforma unitaria territoriale "Piceno 2030", una proposta complessiva di rilancio del territorio che per i sindacati "risulta ancora fermo al palo da troppo tempo su moltissimi aspetti e ora è il momento di imprimere una svolta netta, rilanciando proposte chiare, che partano dalle esigenze lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionate, dalla cura del territorio, della sanità pubblica, dei diritti, del lavoro sicuro, tutelato e ben retribuito".
    "Stiamo vedendo un aumento del lavoro precario, soprattutto per le donne e i giovani (34,7% a tempo parziale, 25,4% a tempo determinato). Per garantire il salario e la qualità del lavoro, chiediamo l'applicazione diffusa dei contratti collettivi nazionali di lavoro, firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, e una lotta decisa al dumping contrattuale" ha detto Teresa Ferretti (Cisl).
    Floriano Canali (Uil) ha aggiunto che "con Piceno 2030 e altre misure, le politiche locali avranno un ruolo cruciale nel modellare il panorama occupazionale del territorio. Intendiamo restituire al Piceno il valore e l'importanza del mondo del lavoro, creando opportunità che rispondano realmente alle necessità dei cittadini".
    Sui problemi della sanità si è soffermata infine Barbara Nicolai (Cgil). . (ANSA).
   

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