Marche

Saltamartini, più fondi per sanità ma il governo sta provvedendo

"Aumentare formazione medici, nelle Marche percorso è avviato"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 03 OTT - "La necessità di aumentare il Fondo Sanitario Nazionale è del tutto evidente e mi pare che nelle bozze che sono circolate, la legge finanziaria, a ciò il Governo stia provvedendo". Così il vice presidente della Regione Marche e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini rispondendo ai giornalisti a margine del primo di 52 appuntamenti dell'Extra G7 al Teatro delle Muse ad Ancona, "Sanità Marche: visione e percorso", in vista del G7 Salute che si terrà ad Ancona il 9, 10 e 11.
    "Teniamo conto che quest'anno - ha osservato Saltamartini - il fondo è di 134 miliardi, sono più 19 miliardi rispetto al 2019. Oltre a questo servono ulteriori provvedimenti per autorizzare le regioni ad assumere più personale e soprattutto - ha aggiunto - serve un aumento del volume nella formazione dei medici: un percorso che è partito anche nelle Marche ma che deve essere implementato perché il prossimo anno emergeranno le difficoltà per gli ospedali di comunità e per le case di comunità. Però diciamo - ha aggiunto - che in relazione alle situazioni finanziarie del nostro paese i segnali sono chiaramente positivi".
    Nelle Marche sono in campo tanti progetti importanti di edilizia ospedaliera ma c'è il nodo degli organici. "Il Governo con un decreto legge approvato l'8 di agosto sulle liste d'attesa - ha ricordato - autorizza le Regioni ad aumentare l'organico e il personale del 10% rispetto all'aumento del fondo sanitario, naturalmente stiamo ancora parlando di misure non capaci di soddisfare la domanda: pensiamo solo che nella Regione Marche nel 2015 erano presenti 1.300 medici di famiglia, oggi ne abbiamo 950 e un gap di -350 medici perché non sono stati formati, è un problema che noi stiamo affrontando con le farmacie dei servizi, punti salute e altri rimedi".
    "Naturalmente c'è da tenere conto che quando le persone stanno male il servizio sanitario deve intervenire - ha concluso - perché altrimenti l'assenza del lavoro e se le patologie peggiorano, c'è un riflesso sul costo delle assicurazioni sociali, quindi c'è un interesse vero della collettività a potenziare il servizio sanitario nazionale". (ANSA).
   

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