(ANSA) - ANCONA, 04 OTT - Dall'inizio dell'estate ad oggi
sono sei gli ammonimenti di cui cinque emessi d'ufficio dal
Questore di Macerata nei confronti di altrettanti uomini che
avevano commesso azioni violente nell'ambito di relazioni
affettive. Nella metà dei casi stavolta tra le vittime troviamo
anche genitori di figli violenti".
"E' questo un fenomeno che in questo momento storico emerge
sempre più chiaramente: - osserva la Questura di Macerata - si
tratta di situazioni diverse tra loro, ma spesso accomunate dal
fatto che gli agiti violenti si scatenano quando le vittime non
sono più accondiscendenti rispetto a richieste fatte dai figli -
non sempre giovanissimi e quasi sempre senza occupazione -
pretese soprattutto di danaro per acquistare sostanze
stupefacenti o alcol".
"Anche in questi casi si può ricorrere all'ammonimento che -
ricorda la Questura - è uno strumento di esclusiva competenza
del Questore, che ha lo scopo di garantire alla vittima una
tutela anticipata e rapida; si tratta di un "avvertimento"
rivolto dal Questore all'autore di violenza (stalker,
maltrattante) di astenersi dal commettere ulteriori atti".
"Ricorrere all'ammonimento è molto semplice: - spiega la
Questura - la vittima può esporre i fatti in qualsiasi ufficio
di Polizia o presidio dei Carabinieri e richiedere l'ammonimento
nei confronti dell'autore delle condotte persecutorie, e dopo
una veloce istruttoria a cura della Divisione Polizia
Anticrimine che servirà per verificare i fatti, il Questore
adotterà il provvedimento e l'autore diffidato alla prosecuzione
delle condotte".
"Ma oggi vi è di più: con la legge 168 del 24 novembre scorso
si è ampliata la possibilità per il Questore di procedere
d'ufficio ad ammonire e quindi intervenire al primo segnale di
violenza, anche quando questo viene segnalato anche da terze
persone. E parliamo di episodi di percosse, lesioni, violenza
privata, minaccia grave, atti persecutori, reveng porn,
violazione di domicilio o danneggiamento, che sia commesso
nell'ambito di violenza domestica".
"Non sarà necessario che la vittima proponga istanza; la
segnalazione dei vicini di casa che assistono ad esempio, o di
chiunque venga a conoscenza di situazioni di violenza domestica,
- conclude la Questura - possono far aprire un procedimento
amministrativo per l'irrogazione dell'ammonimento. Le generalità
del segnalante non verranno mai rese pubbliche ma ciò consentirà
di aiutare le tante donne in difficoltà che da sole non
potrebbero farcela. (ANSA).
Polizia a Macerata, 6 ammonimenti del Questore per violenza
Maltrattamenti in relazioni affettive contro compagne e genitori