Marche

Questura di Ancona, 29/o rimpatrio di persone pericolose

Polizia, allontanato 38enne che era detenuto per droga e lesioni

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 05 OTT - Prosegue il lavoro di contrasto all'immigrazione irregolare, "per far sì che soggetti socialmente pericolosi siano allontanati dal territorio nazionale, attraverso un forte impiego di mezzi e risorse". Lo comunica la Questura di Ancona che dà conto del terzo rimpatrio in poco più di tre giorni per l'Ufficio Immigrazione della Questura di Rimpatrio. Si tratta del 29/o accompagnamento in frontiera realizzato dall'inizio dell'anno ad oggi.
    Ad essere allontanato dal territorio nazionale è stato un cittadino albanese classe 1986, ritenuto pericoloso per l'ordine e la sicurezza pubblica, già in destinatario della misura di sicurezza dell'espulsione dal territorio dello Stato disposta dall'Autorità Giudiziaria. Ieri pomeriggio i poliziotti della Questura di Ancona, hanno prelevato lil 38enne dalla casa circondariale di Ancona e lo hanno condotto fino alla frontiera aerea di Roma - Fiumicino; l'uomo era recluso presso il carcere di Montacuto per precedenti in tema di droga e lesioni personali.
    Scortato dal personale specializzato dell'Ufficio Immigrazione, il cittadino straniero è giunto a Tirana durante la notte.
    "Le operazioni di rimpatrio degli stranieri pericolosi e irregolari - commenta il questore Cesare Capocasa - consentono di allontanare fisicamente dal nostro territorio soggetti che altrimenti continuerebbero a delinquere. Ciò consta un impiego di risorse notevoli ma è possibile solo grazie all'impegno profuso dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato che accompagnano materialmente gli stranieri fino ai loro Paesi d'origine per poi fare rientro in Italia dopo l'operazione".
    In un altro e distinto intervento, ieri in via Palestro ad Ancona, i poliziotti sono invece intervenuti in un esercizio commerciale per la presenza di un soggetto molesto, 30enne di origine gambiana che infastidiva gli avventori e i dipendenti del locale. Poco prima l'uomo, abituale avventore dell'esercizio commerciale, aveva consegnato alla cameriera uno smartphone, a suo dire, rinvenuto sulle panchine di piazza Pertini. La dipendente ha preso il telefono, dicendogli che avrebbe avvertito le forze dell'ordine per consegnarlo. Dopo poco tempo, però, il 30enne è rientrato nel locale e, con fare aggressivo, aveva intimato alla dipendente di ridargli lo smartphone che aveva trovato, sostenendo che lo avrebbe consegnato lui alle Forze dell'ordine. La donna a quel punto ha chiamato la Polizia.
    Gli agenti hanno identificato il 30enne, rinvenendo nel suo borsello una bomboletta di spray urticante detenuta illecitamente. L'uomo è stato denunciato per porto d'armi di cui non è ammessa la licenza. Nelle prossime il Questore valuterà anche l'applicazione di idonea misura di prevenzione a carico dell'uomo. (ANSA).
   

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