(ANSA) - ANCONA, 05 OTT - Prosegue il lavoro di contrasto
all'immigrazione irregolare, "per far sì che soggetti
socialmente pericolosi siano allontanati dal territorio
nazionale, attraverso un forte impiego di mezzi e risorse". Lo
comunica la Questura di Ancona che dà conto del terzo rimpatrio
in poco più di tre giorni per l'Ufficio Immigrazione della
Questura di Rimpatrio.
Ad essere allontanato dal territorio nazionale è stato un
cittadino albanese classe 1986, ritenuto pericoloso per l'ordine
e la sicurezza pubblica, già in destinatario della misura di
sicurezza dell'espulsione dal territorio dello Stato disposta
dall'Autorità Giudiziaria. Ieri pomeriggio i poliziotti della
Questura di Ancona, hanno prelevato lil 38enne dalla casa
circondariale di Ancona e lo hanno condotto fino alla frontiera
aerea di Roma - Fiumicino; l'uomo era recluso presso il carcere
di Montacuto per precedenti in tema di droga e lesioni
personali.
Scortato dal personale specializzato dell'Ufficio Immigrazione,
il cittadino straniero è giunto a Tirana durante la notte.
"Le operazioni di rimpatrio degli stranieri pericolosi e
irregolari - commenta il questore Cesare Capocasa - consentono
di allontanare fisicamente dal nostro territorio soggetti che
altrimenti continuerebbero a delinquere. Ciò consta un impiego
di risorse notevoli ma è possibile solo grazie all'impegno
profuso dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato che
accompagnano materialmente gli stranieri fino ai loro Paesi
d'origine per poi fare rientro in Italia dopo l'operazione".
In un altro e distinto intervento, ieri in via Palestro ad
Ancona, i poliziotti sono invece intervenuti in un esercizio
commerciale per la presenza di un soggetto molesto, 30enne di
origine gambiana che infastidiva gli avventori e i dipendenti
del locale. Poco prima l'uomo, abituale avventore dell'esercizio
commerciale, aveva consegnato alla cameriera uno smartphone, a
suo dire, rinvenuto sulle panchine di piazza Pertini. La
dipendente ha preso il telefono, dicendogli che avrebbe
avvertito le forze dell'ordine per consegnarlo. Dopo poco tempo,
però, il 30enne è rientrato nel locale e, con fare aggressivo,
aveva intimato alla dipendente di ridargli lo smartphone che
aveva trovato, sostenendo che lo avrebbe consegnato lui alle
Forze dell'ordine. La donna a quel punto ha chiamato la Polizia.
Gli agenti hanno identificato il 30enne, rinvenendo nel suo
borsello una bomboletta di spray urticante detenuta
illecitamente. L'uomo è stato denunciato per porto d'armi di cui
non è ammessa la licenza. Nelle prossime il Questore valuterà
anche l'applicazione di idonea misura di prevenzione a carico
dell'uomo. (ANSA).
Questura di Ancona, 29/o rimpatrio di persone pericolose
Polizia, allontanato 38enne che era detenuto per droga e lesioni