Marche

Teatri senza Frontiere rientra da Zambia, sorrisi nella povertà

La toccante esperienza dei teatranti volontari a Lusaka

Redazione Ansa

(ANSA) - FERMO, 06 OTT - "Sorrisi e momenti di spensieratezza, in uno degli angoli più poveri del continente africano con senso dell'impegno a condividere l'arte teatrale".
    Si chiude l'esperienza di Teatri senza Frontiere (TsF) in Zambia. Il gruppo di teatranti volontari, coordinato da Marco Renzi (insieme a Simona Ripari per "Proscenio Teatro Ragazzi" - Fermo) è rientrato dalla toccante esperienza nel Paese africano, in particolare nella capitale Lusaka. Tra i partecipanti, provenienti da Varese, Formia, Reggio Emilia e Bologna, anche Gabriele Claretti (Associazione Ho Un'Idea - Lapedona).
    "L'ultimo atto del Marameo Festival 2024 è terminato, Teatri senza Frontiere è arrivato nell'Africa profonda, in uno dei paesi più poveri del mondo, lo Zambia. Ci è arrivato - spiegano da TsF - in un momento di ulteriore e grande difficoltà, in cui non piove da nove mesi consecutivi in cui ogni lembo di terra è bruciato, i fiumi sono asciutti e manca in tutto il Paese la corrente elettrica. Persino quella che è annoverata tra le sette meraviglie del mondo e che porta un po' di turismo: le cascate Vittoria. Milioni di generatori cercano di pompare acqua, altri garantiscono luce a chi se lo può permettere; per il resto, dopo le sei del pomeriggio, è davvero notte fonda".
    I teatranti provenienti da varie parti d'Italia, grazie all'ospitalità e alla collaborazione di "Koinonia Community" di padre Renato Kizito Sesana, un missionario che cerca di ridare un futuro a tanti bambini e ragazzi che vivono in strada e che non hanno più nulla, hanno portato in dono il loro teatro, realizzando spettacoli e laboratori ai quali hanno assistito migliaia di giovani. Sono stati 16 gli spettacoli in scuole pubbliche e private, in università, centri di accoglienza per donne vittime di abusi, altri per ragazzi di strada e oggetto di tratta. (ANSA).
   

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