Marche

Concluso il festival del giornalismo culturale a Urbino

Con analisi sulla figura della donna in diversi contesti

Redazione Ansa

(ANSA) - URBINO, 07 OTT - La 12/a edizione del festival del giornalismo culturale che si è svolto a Urbino si è conclusa, domenica 6 ottobre, con un'analisi della figura della donna in molteplici contesti, dall'arte al cinema, dalla scienza al giornalismo.
    La mattinata ha visto a Palazzo Ducale "Le protagoniste del cinema", con Susanna Nicchiarelli per poi proseguire con un panel dedicato a "Le donne nel cinema e nelle serie TV" con Pedro Armocida, Chiara Checcaglini e Anna Fiaccarini. Il focus si è poi spostato su arte e architettura con Francesca Cappelletti, Costantino d'Orazio, Ilaria Miarelli Mariani e Raffaella Morselli che ha posto il quesito sul "perché non ci sono state grandi artiste donne?" rispondendo "perché sono state nascoste". A fine mattinata il direttore della Galleria nazionale delle Marche Luigi Gallo è salito sul palco per un confronto con Benedetta Craveri. Si è parlato poi anche della figura delle scienziate con gli interventi di Ilaria Iacoviello, Roberta Villa e la lectio di Michela Mattioli.
    L'edizione del festival infine si è conclusa con l'analisi della figura e del ruolo delle editrici insieme a Marianna Aprile, Rosanna Cappelli, Giordano Bruno Guerri, Piero Sorrentino e con lectio affidata ad Agnese Pini, direttrice under 40 de Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Quotidiano Nazionale che ha riflettuto sulla "possibile esistenza di uno stile di direzione maschile e uno stile di direzione femminile.
    Il festival è stato organizzato dall'istituto per la formazione al giornalismo e dall'università di Urbino (Uniurb) in collaborazione con la Galleria nazionale delle Marche e con il patrocinio della regione Marche, si è concluso con un'analisi della figura della donna in molteplici contesti, dall'arte al cinema, dalla scienza al giornalismo. La prossima edizione sarà incentrata sul tema della "cultura e natura" per uno "sguardo ecologico nel giornalismo culturale". (ANSA).
   

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