Marche

Deportata da Fermo ad Auschwitz, il ricordo di Grete Schattner

Con la figlia cerimonia commemorativa in via Perpenti

Redazione Ansa

(ANSA) - FERMO, 08 OTT - Esattamente 81 anni fa da quel civico 16, in via Perpenti, a Fermo, una giovane donna ebrea fu strappata, nel sonno, dalle braccia della figlia di soli 4 anni per essere deportata ad Auschwitz. Ed oggi le più alte cariche istituzionali della città hanno ricordato l'estremo sacrificio di quella donna, Grete Schattner, con una struggente commemorazione alla quale si è unita anche la figlia, Giuliana Vannini.
    Lo scorso anno, su quel palazzo dove si consumò l'orrore della deportazione, è stata apposta una targa. Questa mattina, invece, un momento commemorativo per ricordare nuovamente quanto avvenne a Fermo l'8 ottobre del 1943. Grete Schattner fu internata a Servigliano, a Fossoli e poi deportata ad Auschwitz-Birkenau.
    Alla breve ma intensa e sentita cerimonia hanno partecipato comune di Fermo, Prefettura, Casa della Memoria di Servigliano (Fermo) e Tavolo della Legalità. Presenti autorità civili, militari, associazioni, dirigenti scolastiche e rappresentanze di alcune scuole.
    Emozionanti le parole della figlia di Grete, Giuliana Vannini "che ha ricordato come quanto accaduto quel giorno non era facile da ricordare e da raccontare" ma grazie al prof. Paolo Giunta La Spada, direttore scientifico della Casa della Memoria di Servigliano, la storia di Grete è emersa da un lungo silenzio e oblio nel libro dal titolo "Servigliano-Auschwitz. La storia di Grete Schattner". Giuliana Vannini, dopo aver ringraziato tutti per la presenza, in particolare i ragazzi, ha ricordato come questo libro rappresenti il modo per ricambiare l'amore per sua madre, ricordo che con il libro e la targa si perpetuerà per le giovani generazioni, che sono la speranza, affinché certi fatti non accadano più. (ANSA).
   

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