Marche

Gimbe, nelle Marche rinunce a cure più alte della media Italia

Il 9,7% famiglie non accede a prestazioni contro 7,6% nazionale

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 08 OTT - Nelle Marche la percentuale delle famiglie che ha rinunciato alle prestazioni sanitarie nel 2023 è pari al 9,7% (media Italia 7,6%), terza fra le regioni e in aumento rispetto al 2022 (7%). Lo evidenziano i dati del 7/o rapporto della Fondazione Gimbe. Nella regione l'aspettativa di vita alla nascita (dati 2023) è di 83,8 anni, più alta della media nazionale di 83,1 anni. Nel 2022 a livello di personale sanitario erano presenti 2,09 medici dipendenti ogni mille abitanti (media Italia 2,11) e 5,67 infermieri dipendenti ogni mille abitanti (media Italia 5,13); il rapporto infermieri/medici dipendenti è 2,71 (2,44).
    Sul fronte delle cure essenziali, nel 2022, il punteggio totale degli adempimenti della Regione ai Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale eroga gratuitamente o tramite il pagamento di un ticket, è di 243,20 (punteggio max 300): secondo l'analisi Gimbe le Marche si posizionano 8/e tra le regioni e province autonome e sono risultate adempienti secondo il Nuovo sistema di garanzia (Nsg). Tuttavia, rispetto al 2021, nel 2022 i punteggi della Regione sono peggiorati (-14,7): le Marche sono risultate 14/e per l'area della prevenzione, 5/e per l'area distrettuale e per l'area ospedaliera.
    Per la mobilità sanitaria: "nel 2021 si rileva un saldo negativo moderato della mobilità sanitaria regionale, pari a -38,5 milioni di cui: crediti per 113.696.372 euro (Marche in 10/a posizione) e debiti per 152.149.769 (13/a posizione)".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it