(ANSA) - ANCONA, 21 OTT - Consiglieri comunali con i tacchi
in aula ad Ancona: la provocazione contro l'omofobia è stata
messa in scena in Consiglio comunale da Carlo Pesaresi (Diamoci
del Noi) e Francesco Rubini (Altra idea di città). La protesta è
stata un "gesto simbolico" per "esprimere la più profonda
contrarietà al pensiero omofobo sui social della consigliera
comunale Maria Grazia De Angelis" alla quale gli autori
dell'iniziava provocatoria hanno consegnato una copia della
Costituzione.
De Angelis aveva condiviso sul suo profilo social una foto di
gay con i tacchi, commentando sulla possibilità di combattere la
guerra con loro. Il post non è più visibile. "Abbiamo indossando
dei tacchi - spiega Rubini - per esprimere solidarietà alle
comunità e alle persone colpite dalle violente parole della
consigliera. Con sprezzo del suo ruolo istituzionale,
l'esponente di Fratelli d'Italia continua a pronunciarsi in modo
offensivo nei confronti della comunità Lgbtqia*".
Il consigliere Rubini parla di "cieco fondamentalismo
religioso e reazionario" e del fatto che la consigliera auspichi
"il ritorno a tempi in cui i diritti civili non erano ancora
stati saldamente incisi nella nostra Carta Costituzionale".
"Crediamo - prosegue il consigliere di Altra idea di Città - che
questa ideologia da stato etico vada lasciata fuori dal
Consiglio comunale soprattutto in un periodo in cui
pericolosamente incitazioni di ispirazione neofascista si
riaffacciano nelle piazze e in affermazioni anche di esponenti
di primo piano del centrodestra" e auspica che "la democratica
aula del Consiglio comunale sappia quanto prima porre un freno a
tali segnali".
La vicenda ha scatenato una bufera sui sociale. La
consigliera di Fratelli d'Italia ha pubblicato la foto dei due
consiglieri in aula con i tacchi, scatenando una ridda di
commenti offensivi e ironici. Altri insulti sono comparsi sotto
il post del consigliere Rubini per spiegare il motivo
dell'iniziativa in aula consiliare. (ANSA).
Protesta contro l'omofobia, consiglieri in aula con i tacchi
Nel mirino post consigliera FdI di Ancona, bufera sui social