(ANSA) - ANCONA, 25 OTT - "Avevo un'ossessione, quella di
capire perché mia moglie mi voleva così male. Il coltello l'ho
preso a casa mia.
Il delitto si consumò di notte a Cerreto d'Esi (Ancona),
nonostante all'imputato fosse stato applicato un braccialetto
elettronico a seguito di un divieto di avvicinamento; il
dispositivo però non entrò in funzione perché probabilmente
scarico. Panariello è reo confesso per il femminicidio della
moglie, da cui si stava separando, e questa mattina, durante
l'esame in aula come imputato, ha ribadito su domanda del
pubblico ministero Paolo Gubinelli di aver uccido lui la
consorte.
"Si purtroppo sono stato io", ha ammesso. Il pm ha proseguito
l'esame chiedendo il motivo per cui, se voleva solo un
chiarimento dalla moglie, si fosse portato dietro il coltello, e
perché fosse andato dalla moglie in piena notte. "Non lo so. -
ha risposto - Se volevo farle del male avrei potuto farlo in
qualsiasi orario, conoscevo a memoria gli spostamenti di mia
moglie». Il coltello, secondo Panariello, serviva solo a
intimidirla "nel caso non mi avesse lasciato parlare".
Panariello ha raccontato di aver trovato le chiavi di casa
dentro un borsone delle vacanze, molto tempo prima e di averle
tenute e usate quella sera per aprire la porta. Il pm lo ha
incalzato, ricordandogli che colpì la moglie 52 volte:
l'imputato ha detto di non ricordarlo: "non lo so dire, ho solo
dei flash, non ricordo nemmeno che ho usato un coltello". Ha
spiegato che quel periodo era stressato: "non dormivo più notte
per le menzogne che mia moglie ha detto su di me (in merito al
processo per maltrattamenti che si è chiuso ieri con una
condanna a 5 anni per Panariello, ndr), volevo solo chiarirmi,
io l'ho amata più della mia vita". Prossima udienza il 17
dicembre per discussione e sentenza. (ANSA).
Uccise la moglie, 'non ricordo di aver usato il coltello'
Ad Ancona imputato reo-confesso in aula, "ho solo dei flash"
