Marche

AnconAmbiente celebra i 50 anni alla Mole, sfida è gestore unico

Gitto, azienda pronta per gestire igiene ambientale in provincia

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 26 OTT - Cinquant'anni di storia alle spalle e una sfida per il futuro come gestore unico per la gestione dell'igiene ambientale che l'azienda è "pronta ad accogliere".
    All'auditorio Orfeo Tamburi della Mole Vanvitelliana di Ancona si celebra la società anconetana (1973-2023) da "mezzo secolo al servizio del territorio". Gli interventi sono stati preceduti dall'esibizione del tenore anconetano David Mazzoni che ha anche un operatore ecologico di AnconAmbiente il quale ha cantato "Il mare calmo della sera", un brano del repertorio di Andrea Bocelli.
    AnconAmbiente, ex Asmiu, ha un patrimonio di 8 milioni di euro, 300 dipendenti e 30 milioni di euro di fatturato, bilancio in positivo dal 2014, ha sei soci che sono i Comuni di Ancona, Chiaravalle, Fabriano, Cerreto d'Esi, Sassoferrato e Serra de' Conti. "Cinquanta anni di storia sono tanti anni e rappresentano anche la solidità dell'azienda, - ha detto a margine il presidente Antonio Gitto -, la capacità di proiettarsi al futuro. Quindi la sfida della azienda unica per la gestione dell'igiene ambientale sulla provincia è una sfida che AnconAmbiente, può assolutamente raccogliere". Su questo fronte, riferisce, "siamo a buon punto perché l'ata (Assemblea territoriale d'ambito), l'ente competente ha già deliberato il modello di gestione che è l'affidamento in House: siamo gli unici candidati e credo che il progetto sia estremamente solido dal punto di vista economico finanziario e da quello normativo della tenuta. Crediamo che questa sia la volta buona".
    "E' una celebrazione - ha osservato il sindaco di Ancona Daniele Silvetti - che però ci dice quanto lavoro sia stato fatto in mezzo secolo con il raggiungimento di questo obiettivo molto importante del 65% di raccolta differenziata ad Ancona: quindi alle spalle un obiettivo raggiunto e davanti un grande obiettivo da raggiungere, la grande sfida del gestore unico dei rifiuti in questa provincia, un obiettivo che non è soltanto appannaggio di una grande azienda, come AnconAmbiente ma di tutto il territorio provinciale". "Questa è la grande sfida. - ha aggiunto il primo cittadino- Se si capisce che in realtà il controllo del territorio debba rimanere in mano pubblica soprattutto in un servizio così strategico, e si comprende che la sfida è importante, soprattutto se non si seguono certe sirene che in realtà sono fuorvianti ma sono molto pericolose per i cittadini e gli utenti".
    "Questo progetto di gestore unico - ha spiegato Gitto - ci vede coinvolti soltanto per la raccolta e lo spazzamento. È evidente che la questione impiantistica è fondamentale nel settore e anche AnconAmbiente approccerà la sfida come si conviene, perché credo che il futuro dell'azienda diventa in maniera particolare dall' impiantistica, della capacità di realizzare e gestire impianti, Ma poi di gestirli nell'interesse del territorio". Alla Regione, ha sottolineato Gitto, "chiediamo semplicemente un supporto per la possibilità di lavorare meglio e in condizioni di economicità per i cittadini, senza eccessivi vincoli burocratici". La forza dell'azienda? "Credo - ha rimarcato il presidente - si stato soprattutto il personale; se non fossero delle risorse di qualità, probabilmente non avremmo mai raggiunto i risultati che abbiamo raggiunto negli ultimi 11 anni".
    Folto parterre nell'auditorium della Mole con rappresentanti delle forze dell'ordine, delle istituzioni tra cui, oltre al sindaco di Ancona, il vice presidente del Consiglio regionale Maurizio Mangialardi, il consigliere regionale Luca Santarelli, l'eurodeputato Carlo Ciccioli, l'arcivescovo di Ancona Osimo monsignor Angelo Spina, il presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali, alcuni docenti della Politecnica Marche tra cui Francesco Regoli, direttore del Dipartimento di Scienza della Vita e dell'Ambiente, e Maria Serena Chiucchi, direttrice Dipartimento di Management. (ANSA).
   

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