Marche

Pd, Acquaroli parla di alluvione 2014 per non discutere del 2022

Casini, "ma le risposte dovrà darle la prossima settimana"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 29 OTT - "Davvero non si capisce quale sia stato il senso di aver voluto dedicare una seduta del consiglio regionale all'alluvione del 2014". Lo ha detto la capogruppo regionale del Pd Anna Casini, intervenendo in aula durante il dibattito sugli eventi alluvionali di dieci anni fa. "Una decisione imposta dal presidente Acquaroli - attacca la capogruppo dem - alla sua stessa maggioranza, la quale peraltro non aveva mai avanzato una simile proposta, che sa tanto di infantile ripicca alla giusta e legittima richiesta del Pd di una dibattito sulla situazione nei territori colpiti dagli eventi alluvionali del 2022".
    "Basti dire che nel 2014 nessuno degli attuali componenti della giunta e del Consiglio regionale sedeva nei banchi della Regione Marche. - prosegue Casini - Allora è evidente che questa forzatura del presidente, in un certo senso anche antidemocratica, ha avuto un solo obiettivo: spostare l'attenzione dalla inefficacia della sua azione politico-amministrativa, che in due anni ha dato ben poche risposte ai cittadini, sia sul piano dei ristori che su sul piano della mitigazione del rischio idrogeologico. Non è un caso, del resto, che la Regione Marche è dovuta ricorrere a una società esterna per utilizzare i 400 milioni di euro stanziati dal piano per la realizzazione delle opere strutturali e infrastrutturali erogato del commissario e rimasti intonsi.
    Dimostrazione plastica della incapacità di Acquaroli di utilizzare le somme e di mettere a terra i progetti previsti dal 2022 a oggi".
    "La pretestuosità della discussione imposta oggi dal presidente Acquaroli - afferma ancora Casini - è scritta nella storia recente del presidente. Durante l'alluvione del 2014 Acquaroli era consigliere regionale, ma malgrado ciò non esiste alcun atto a sua firma in merito a quei drammatici fatti; dal giugno 2014 a giugno 2018 è stato sindaco di Potenza Picena e anche in questo caso non ci risulta si sia mai interessato alle questioni dell'alluvione; nel 2015 si è candidato presidente della Regione Marche e non ha mai detto detto nulla sul tema; nel marzo 2018 è stato eletto in Parlamento, ma anche in questa sede non risultano suoi atti o interventi. Non suona strano a nessuno che solo oggi il presidente abbia sentito l'esigenza di tornare indietro nel tempo di un decennio? Sarebbe stato di gran lunga meglio se fosse venuto a raccontarci cosa ha fatto lui negli ultimi quattro anni per la messa in sicurezza del nostro territorio".
    "Acquaroli - conclude la capogruppo del Pd - sa bene che con la farsa odierna è riuscito soltanto a guadagnare una settimana di tempo. Perché le risposte che non ha saputo o non ha voluto dare oggi, le dovrà dare la prossima settimana, quando finalmente, anziché guardare a quanto successo dieci anni fa, discuteremo di ciò che si è fatto, o meglio non si è fatto, rispetto all'alluvione del 2022". (ANSA).
   

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