Marche

Sottrae denaro a familiare inabile, denunciato per peculato

Era amministratore di sostegno. Sequestrati 120mila euro

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 30 OTT - Un amministratore di sostegno incaricato di gestire il patrimonio di un suo familiare affetto da gravi deficit cognitivi e inabile a gestire autonomamente i propri interessi, è accusato di aver sottratto oltre 120mila euro dal conto corrente dell'assistito. Il gip presso il Tribunale di Macerata ha disposto il sequestro preventivo di beni per un valore pari a 120mila euro, tra cui due immobili e somme di denaro presenti sui conti dell'indagato, per garantire la restituzione delle somme sottratte al soggetto inabile.
    La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ancona ha così concluso un'operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, che ha condotto alla denuncia di un amministratore di sostegno per peculato.
    L'uomo, incaricato di gestire il patrimonio di un suo familiare affetto da gravi deficit cognitivi e inabile a gestire autonomamente i propri interessi, è accusato di aver sottratto oltre 120mila euro dal conto corrente dell'assistito.
    Le indagini, condotte dai finanzieri della Tenenza di Fabriano, hanno fatto emergere che l'amministratore avrebbe prelevato ingenti somme destinate a garantire il benessere e le cure del familiare, trasferendole sul proprio conto tramite bonifici o prelievi in contanti. I soldi, che avrebbero dovuto coprire le spese di mantenimento e i trattamenti medici necessari, sono stati invece utilizzati a scopo personale, tradendo la fiducia e la responsabilità legale dell'incarico.
    L'accertamento delle condotte illecite dell'amministratore infedele è stata resa possibile grazie a un'accurata ricostruzione investigativa delle operazioni finanziarie attraverso l'esecuzione di meticolosi accertamenti bancari e la raccolta di testimonianze da persone informate sui fatti.
    La figura dell'amministratore di sostegno, equiparata a quella di un pubblico ufficiale, comporta l'assunzione dell'obbligo di garantire le tutele di persone non in grado di provvedere ai propri interessi. Per questo motivo, l'uomo è stato denunciato per peculato, reato che prevede sanzioni per l'appropriazione indebita di beni altrui da parte di chi riveste ruoli pubblici.
    (ANSA).
   

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