Marche

Truffe e frodi informatiche in crescita nelle Marche, +6,7%

Campagna informativa Cna. Solo il Fermano in controtendenza

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 31 OTT - Truffe e frodi informatiche in crescita nelle Marche. Secondo le elaborazioni del Centro Studi Cna, su dati del ministero dell'Interno e del ministero della Giustizia, nella regione, nell'ultimo anno, le denunce sono state 6. 661 rispetto alle 6.192 dell'anno precedente: +469 (+6,7%).
    Il primato spetta alla provincia di Ancona con 2.115 denunce (+16,1%), seguita da Pesaro Urbino con 1.466 denunce (+6,4%), da Macerata con 1.352 (+0,9%), Ascoli Piceno con 927 denunce (+13,3%). In controtendenza Fermo con 801 (-4,1%). Secondo Cna Marche, oltre il 77% dei marchigiani ha subito un tentativo di truffa informatica nel 2023.
    In virtù di questi numeri Cna e Cna Pensionati stanno promuovendo nelle Marche e in tutta Italia una campagna informativa contro le truffe agli anziani che sono i più bersagliati da questo tipo di raggiri, tra finte telefonate di figli e nipoti per estorcere denaro, messaggi fraudolenti, mail ingannevoli, cellulari clonati e falsi rappresentanti di società del telefono, luce e gas. La campagna è stata presentata in un convegno dal segretario Cna Ancona Massimiliano Santini, dal segretario Cna Marche Moreno Bordoni e dal segretario nazionale Cna Pensionati Mario Pagani e i rappresentanti delle forze dell'ordine.
    Gli intervenuti hanno concordato sull'importanza di iniziative per informare e mettere in guardia contro la minaccia crescente rappresentata dai truffatori "che usano - secondo la dirigente della Questura di Ancona Gerarda Sala - sistemi sempre più sofisticati per ingannare le loro vittime". Vittime che, rimarca il dirigente generale della Polizia Locale di Ancona Marco Ivano Caglioti, "sono scelte da criminali senza scrupoli tra gli anziani e le persone vulnerabili".
    "Per difendersi da frodi e raggiri - ha ricordato il generale dei carabinieri, in pensione, Tito Baldi Honorati - è necessario prestare la massima attenzione ed imparare a riconoscerli per evitarli, rivolgendosi subito alle forze dell'ordine, ai familiari e alla rete sociale che gravita attorno all'anziano".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it